Tra i numerosi dispositivi oggi in uso agli automobilisti per limitare il fenomeno dei furti d’auto ce n’è uno che permette di rendere la vita dei ladri molto complicata.
Si tratta dell’antifurto satellitare, un sistema da collocare nella propria vettura per localizzarla facilmente ovunque si trovi, a fronte di un costo piuttosto irrisorio. L’importo da mettere in conto prevede infatti una spesa una tantum per la manodopera dovuta alla prima installazione, a cui bisogna aggiungere solo il costo del localizzatore.
Nello specifico, al giorno d’oggi il prezzo può oscillare tra i 300 euro dei dispositivi più complessi e le poche decine di euro degli apparecchi più basilari: un costo del tutto contenuto, soprattutto se raffrontato ai numerosi vantaggi di cui è possibile beneficiare.
Perché adottare un antifurto satellitare
Quella delle auto rubate è una problematica piuttosto comune, alimentata in parte dalla possibilità di rivendere sul mercato estero i veicoli sottratti illegalmente, in parte dal fiorente mercato di pezzi di ricambio che ruota attorno ai furti di automobili.
L’antifurto satellitare, anche noto con il termine di scatola nera, rappresenta un importante deterrente a questo fenomeno poiché, grazie allatecnologia del GPS, consente di tracciare l’automobile in modo estremamente accurato.
Infatti, nel caso in cui si riscontri lo smarrimento o il furto del veicolo, il localizzatore può segnalare il luogo esatto in cui si trova il mezzo, consentendo alle forze dell’ordine o alla centrale operativa predisposta al controllo di individuarlo e predisporne il rapido recupero.
Naturalmente, si tratta sempre di dispositivi dalle dimensioni ridotte che possono essere inseriti all’interno della carrozzeria del veicolo con una procedura piuttosto semplice. Attualmente a favorirne l’utilizzo sono anche lecompagnie assicurative di riferimento del settore, che in questi casi offre la possibilità di sottoscrivere una polizza rc auto con uno sconto sul premio annuo.
Si tratta di un’opportunità messa disposizione perché, in caso di sinistri, un localizzatore è in grado di ricostruire la dinamica dello scontro proprio come una scatola nera: una funzione che da un lato permette alle compagnie di avere informazioni preziose sull’urto, dall’altro di evitare che la responsabilità dell’incidente possa ricadere sull’automobilista virtuoso, con tutte le conseguenze che possono scaturirne a livello burocratico ed economico.
La protezione offerta dall’antifurto satellitare, dalla tutela del veicolo alla sicurezza
La tecnologia su cui si basa un antifurto satellitare offre un’elevata protezione a qualunque tipologia di veicolo. Difatti, le scatole nere possono essere installate indifferentemente sia sulle automobili private sia su camion, bus o furgoni, senza contare che, grazie a dimensioni sempre più ridotte, oggi è possibile disporre di dispositivi antifurto satellitari per moto o per biciclette.
Naturalmente, la protezione dell’antifurto satellitare si estende anche alle auto appartenenti alle flotte aziendali o ai veicoli adoperati nel settore della logistica e della consegna, un comparto in cui un apparecchio di questo tipo consente di non perdere di vista le merci durante i processi di trasporto.
Ma, in tema di sicurezza auto, una delle funzioni più interessanti dell’antifurto satellitare –che in genere dipende dal servizio sottoscritto dal committente – è quella relativa alla possibilità, in caso di incidente, di facilitare la localizzazione del veicolo, in modo da assicurare un intervento più tempestivo dei soccorsi e una tutela maggiore degli individui coinvolti.
Efficacia degli antifurti satellitari e sistemi integrabili
A favorire l’efficacia degli antifurti satellitari è l’impegno delle società produttrici che sviluppano costantemente sistemi sempre più avanzati per tenere conto della parallela evoluzione delle soluzioni in uso ai criminali.
Basti pensare che la tecnologia degli attuali localizzatori potrebbe fallire di fronte a un disturbatore di frequenze, un dispositivo a uso militare capace di schermare il veicolo impedendogli di inviare la posizione al sistema centrale.
Naturalmente, in questo caso, l’ostacolo è sormontabile adottando un sistema di comunicazione a corto raggio, ma nel momento in cui si voglia aumentare l’efficacia del localizzatore è possibile servirsi di sistemi di antifurto multipli. Si tratta di risorse che permettono l’integrazione del localizzatore sia con un blocco elettrotecnico – per impedire l’accensione del motore – sia con un antifurto volumetrico, il quale, in caso di manomissione, emana un segnale d’allarme predisponendo l’immediata inibizione del veicolo.