Scuola: disastro assunzioni. Cattedre vuote, in attesa dei supplenti. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha ratificato il decreto per assumere docenti a tempo indeterminato su oltre 80mila posti. Tutta teoria. O annunci per i tg a favore delle anziane. Ci sono le stime, di fonte sindacale: di queste immissioni in ruolo, quante saranno davvero realizzate? Su 84.808 cattedre messe in palio se ne copriranno, nei prossimi giorni, circa 25mila, poco meno del 30%.
Oltretutto, graduatorie vuote, concorso rinviato all’autunno, Nord poco ambito. Pochi vogliono andare nel Settentrione a insegnare: quasi tutti preferiscono il Meridione. Già a partire dalla primaria, introvabili per la scuola i professori di matematica, italiano, lingue straniere. Così, i docenti precari, a settembre, si attesteranno sulle 200mila unità (250mila con le nuove cattedre temporanee annunciate da Azzolina), su un organico complessivo di insegnanti di circa 800mila.
Terzo dramma: i docenti neo-assunti avranno le competenze digitali adeguate qualora bisognerà ricorrere alla didattica a distanza? Il Governo sta ragionando sulla didattica e su come rinnovarla? Servono insegnanti proiettati nel futuro, che sappiano utilizzare al meglio smartphone, computer, app per il teleinsegnamento.
Urgono professori che sappiano spiegare ai ragazzi come utilizzare al meglio la tecnologia moderna. Come siamo messi? L’Italia è al livello dei Paesi del Nord Europa? I dirigenti scolastici, secondo quanto previsto dal Dpcm dell’8 marzo 2020 attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza, con particolare attenzione alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Ci sono strumenti di cooperazione, scambio di buone pratiche e gemellaggi fra scuole, webinar di formazione, contenuti multimediali per lo studio, piattaforme certificate.