La riforma delle pensioni dovrebbe prendere corpo nel 2024. O forse sarebbe meglio dire potrebbe prendere corpo. Perché ad oggi tutto è ancora ipotetico e tutto deve essere ancora approfondito. Ma tra summit e incontri, dichiarazioni delle parti in causa (governo e sindacati) e proposte, qualcosa sul futuro può già essere considerato come più di un indizio. Per esempio, lo sconto per le madri con i figli. O l’estensione del riscatto del corso di laurea, senza necessariamente aver conseguito il titolo di studio.
Lo sconto sui figli per la pensione, come potrebbe funzionare?
Andare in pensione prima, o con requisiti più favorevoli in base ai figli avuti. È quello che è emerso dopo il summit tra governo e sindacati in materia previdenziale. In pratica, per le donne un vantaggio in vista di una ipotetica nuova riforma delle pensioni. Come funzionerebbe? In termini meno tecnici, per qualsiasi misura pensionistica, le donne potrebbero godere di 4 mesi di sconto per ogni figlio avuto fino a massimo 12 mesi. Misura tutta da varare naturalmente, con lo sconto che dovrebbe andare o sull’età anagrafica o sull’età contributiva. Oggi per esempio, opzione donna riduce l’età di uscita in base ai figli. Per l’Ape sociale invece, ciò che si riduce è la carriera contributiva.
Riscatto laurea agevolato, si apre anche ai non laureati
Riscattare la laurea per andare in pensione prima è una facoltà che da anni i lavoratori hanno già sfruttato. Sempre che i periodi di studio siano scoperti da altre contribuzioni. Il riscatto della laurea nel tempo ha assunto anche una forma agevolata. Perché in linea di massima il riscatto è oneroso, ma con la versione agevolata si paga meno, con la formula una tantum fissa. Anche 5 anni sono quelli riscattabili. E l’ipotesi che di fa adesso è di estendere la possibilità anche a chi non ha conseguito la laurea. Infatti oggi il vincolo è il conseguimento del titolo di studio.