Il riscatto del servizio militare costituisce per i lavoratori uomini un modo per arrivare alla pensione con un anno di anticipo. Valorizza, infatti, ai fini previdenziali i 12 mesi che sono stati costretti a dedicare nell’anno di leva, magari ritardando l’ingresso nel mondo del lavoro di un anno o, a volte, dovendolo sospendere.
Essendo, però, contributi validi sia al diritto che alla misura del trattamento pensionistico e non essendo una procedura automatica, ma da richiedere esplicitamente dall’interessato, emerge un quesito: cosa succede se ci si rende conto di non aver proceduto al riscatto del servizio di militare solamente dopo l’accesso alla pensione?
Riscatto servizio militare: cosa dice il sito dell’Inps
In questo caso ci sono fortunatamente buone notizie. Il riscatto del servizio di leva obbligatorio, totalmente gratuito, è richiedibile in qualsiasi momento della vita. E dunque anche una volta iniziato a beneficiare del trattamento pensionistico. Sul sito istituzionale dell’Inps arrivano i chiarimenti. La domanda inoltrata in seguito alla liquidazione dell’importo comporta la riformulazione della stessa pensione dalla originaria decorrenza e la corresponsione degli eventuali arretrati spettanti nei limiti della prescrizione decennale di legge.
Saranno riconosciuti pure gli arretrati
Detto in altre parole, non solo è possibile presentare domanda di riscatto del servizio di leva obbligatorio con conseguente ricostruzione della pensione, ma al soggetto facente richiesta saranno riconosciuti pure gli arretrati, in base alla ricostruzione, della pensione già ricevuta dalla sua liquidazione.
Il consiglio è di avanzare domanda di riscatto del periodo di servizio militare in autonomia, se in possesso del PIN INPS dispositivo; oppure di rivolgersi a un professionista abilitato per l’inoltro della stessa in quanto presso gli uffici dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale non è possibile inviare la domanda, perché è prevista la presentazione della stessa esclusivamente in modalità telematica.