Le pensioni di febbraio 2023 predono degli aumenti perequativi, facciamo il punto della situazione con i giusti calcoli.
Pensioni di febbraio 2023, quanto aumenterà?
Con l’ultima manovra di bilancio sono definiti i nuovi scaglioni di indicizzazione per le pensioni. Le fascie perequative sono in tutto sei e le pensioni minime salgono a 563 euro con un aumento di 38 euro circa. Mentre per i solo over 75, la pensione minima arriva a 600 euro.
Le rivalutazioni sulle pensioni la perequazione automatica per adeguamento all’inflazione nel 2023 e 2024 segue il seguente schema a fasce di rivalutazione, prendendo a riferimento l’importo della pensione rispetto al trattamento minimo (TM) attuale (525 euro al mese):
- fino a 4 volte il TM (circa 2.100 euro lordi): 100% (aumento 7,3%);
- fino a 5 volte il TM (circa 2.625 euro lordi): 85% (aumento 6,2%);
- tra 5 e 6 volte il TM (tra 2.625 e 3.150 euro lordi): 53% (aumento 3,8%);
- tra 6 e 8 volte il TM (tra 3.150 e 4.200 euro lordi): 47% (aumento 3,4%);
- tra 8 e 10 volte il TM (tra 4.200 e 5.250 lordi): 37% (aumento 2,7%);
- oltre 10 volte il TM (oltre 5.250 euro lordi): 32% (aumento 2,3%
Come calcolare il reale aumento
Per calcolare il reale aumento è opportuno individuare la fascia di appartenenza. A questo punto si aggiunge la percentuale di rivalutazione effettiva all’importo delle pensioni del 2022,quelle prime di settembre. Infine il 7,3% è il tasso di inflazione provvisorio, quindi sono previsti ulteriori aumenti visto che l’inflazione dovrebbe attestarsi all’8% per tutto l’anno.
In media le rivalutazioni dovrebbero portare a questi aumenti.
- pensione di 800 euro: circa 42 euro in più
- pensione di 1.000 euro: 53 euro in più;
- pensione di 1.500 euro: 79,50 euro in più;
- pensione di 2.000 euro: circa 106 euro in più
- pensione di 3.000 euro: circa 116 euro in più:
- pensione di 4.000 euro: circa 137 euro in più