La pensione infermieri potrebbe permettere di andare a riposo a partire da 57 anni, ma facciamo un pò di chiarezza.
Pensione infermieri, una figura importante
Gli infermieri sono una figura molto importanti all’interno delle strutture sanitarie sia pubbliche che private. Si prendono cura dei pazienti e spesso svolgono proprio una funzione di unione tra il malato ed il dottore. La loro funzione è davvero importante e senza di loro durante il periodo del covid i danni sarebbero stati molto superiori.
Ma anche loro hanno il problema della pensione, a fine attività lavorativa. Ma come tutti i lavorativi devono raggiungere l’età anagrafica e il versamento dei contributi previsti. Oltre a questi due requisiti occorre anche valutare l’inquadramento professionale. Gli infermieri appartengono a tre categorie:
- dipendente pubblico;
- collaboratore in via continuativa o non abituale;
- libero professionista.
Pensione infermieri, i diversi inquadramenti professionali
A seconda del contratto di lavoro cambia la possibilità di andare in pensione del professionista. Per i dipendenti pubblici l’ente di previdenza associato è l’INPS, mentre per i gli infermieri collaboratori e i liberi professionisti al cassa professionale è l’ENPAPI.
In merito alla pensione ci sono due possibilità. La prima prevede l’età anagrafica di 67 anni e almeno 20 di contributi; mentre la seconda è quella anticipata che richiede almeno 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le infermiere donne. Questi sono i casi in cui l’infermiere è un dipendente pubblico.
Quando l’infermiere è un libero professionista o un collaboratore
L’infermiere non deve essere per forza legato ad una struttura. Infatti può essere un collaboratore più o meno abituale oppure un libero professionali. Nel caso in cui l’infermiere è un collaboratore accede alla pensione con almeno 65 anni di età e 5 anni di contributi. Sono previste anche l’assegno di invalidità, la pensione di inabilità e la reversibilità.
Infine per gli infermieri liberi professionisti la pensione si riceve con 65 anni di età e almeno 5 anni di contributi; oppure 57 anni di età e almeno 40 anni di contributi. Oltre alla pensione di vecchiaia, spettano anche le prestazioni di invalidità, inabilità e reversibilità.