Le due proroghe tra polemiche e conferme
L’Ape sociale sarà rinnovata senza alcun cambiamento e consentirà, quindi, di andare in pensione esattamente come quest’anno. A 63 anni con 30 anni di contributi per disoccupati, caregiver e invalidi. Con 32 anni di contributi per gli edili e con 36 anni di contributi per i lavoratori gravosi.Caso diverso è quello dell’Opzione donna. La proroga ci sarà ma nell’attuale bozza della Legge di Bilancio la misura ha subito molti cambiamenti. Ad andare in pensione a 58 anni potranno essere solo le lavoratrici disoccupate. O quelle invalide o caregiver che hanno avuto almeno 2 figli. Perché la misura, a quanto sembra, lega l’età di accesso al numero di figli avuti oltre che ai profili di tutela.
Potranno accedere a 59 anni le invalide e le caregiver con almeno un figlio e a 60 anni quelle che di figli non ne hanno avuti. La generalità delle lavoratrici resta esclusa. E questo ha scatenato non poche polemiche al punto che si sta pensando di apportare qualche cambiamento alla misura cercando un rinnovo diverso. Ovvero una proroga secca per come la misura è adesso. C’è tempo ancora una decina di giorni per apportare modifiche alla Legge di Bilancio.