La Camera dei Deputati ha approvato la manovra finanziaria del Governo. Adesso si passa al Senato. Ma l’esito del voto delle due aule parlamentari non era in discussione. A maggior ragione se si pensa che il testo della manovra arriva a Palazzo Madama bloccato dopo il voto di fiducia di Montecitorio. Dentro la manovra, una delle tre novità sulle pensioni è senza dubbio l’Ape sociale. Misura prorogata dal Governo, che ha deciso di renderla utile per i richiedenti, anche nel 2023. Ma come andrà in pensione con l’Ape sociale nel 2023?
Rinnovo Anticipo pensionistico, ecco la guida 2023 alla pensione a 63 anni
In pensione a 63 anni è ciò che l’Ape sociale concede. E lo farà anche nel 2023. Infatti la misura che doveva cessare il 31 dicembre 2022, continuerà fino al 31 dicembre 2023. Servirà completare da gennaio 2023 a dicembre 2023, almeno 63 anni di età ed almeno 30 anni di contributi previdenziali versati. Ma solo per alcune particolari categorie. Si tratta di invalidi, caregivers e disoccupati. L’invalido deve esserlo almeno in misura pari al 74%. Il caregivers deve essere colui che presta assistenza a parenti stretti disabili gravi, se in regime di convivenza e da almeno 6 mesi prima di presentare domanda.
Ecco a chi serviranno 36 anni per l’Ape sociale anche nel 2023
Pensione con l’Ape sociale anche nel 2023? questo è ciò che è stato introdotto nella Legge di Bilancio. E non ci sono dubbi al riguardo. E se si escludono le categorie prima citate, a cui serviranno 30 anni di contributi versati, per chi svolge uno dei tanti lavori gravosi a cui la misura è destinata, serviranno 36 anni di contributi. Solo edili e ceramisti invece rientrano nei 32 anni come soglia contributiva da aggiungere agli almeno 63 anni di età.