L’anticipo pensione è uno degli argomenti più dibattuti. Comprensibilmente, visto che, dopo una vita di duro impegno, i lavoratori hanno necessità di accedere al contributo previdenziale anche prima del compimento dei 67 anni. Proprio per tale ragione sono tantissimi coloro che intendono informarsi su quali possibilità ci sono con i requisiti in possesso.
Anticipo pensione: trattamento differenziato
Con 60 anni di età e 30 anni di contributi l’unica misura che consente l’anticipo pensione è quella di vecchiaia per lavoratori invalidi. Al compimento dei 60 anni hanno diritto di accedervi esclusivamente le donne (per le quali è richiesto il compimento dei 56 anni e almeno 20 anni di contributi) che abbiano un’invalidità attestata pari o superiore all’80%. Per gli uomini invece è essenziale aver compiuto almeno 61 anni.
Un’altra concessione prevista dal legislatore italiano consiste nell’ape sociale. In tal caso, ha diritto di avvalersene chi compie i 63 anni di età, purché appartenga esclusivamente ad uno dei profili di tutela per i quali sono richiesti 30 anni di contributi (disoccupati, invalidi e caregiver). Altri provvedimenti che consentono il pensionamento con appena 30 anni di contributi non ce ne sono e l’alternativa di pensione per chi rientra in tale categoria risiede nell’attendere il compimento dei 67 anni per accedere a quella di vecchiaia.
L’alternativa della RITA
Tuttavia, qualcosa da fare c’è. Se il soggetto interessato ha sottoscritto un fondo previdenziale complementare avrebbe modo di accedere alla pensione anticipata mediante la RITA, attingendo al tesoretto accumulato nella pensione complementare. In siffatta circostanza è imprescindibile il rispetto di precisi requisiti esplicitati dal normatore:
- 57 anni di età per chi è disoccupato da almeno 24 mesi;
- 62 anni di età per chi è ancora in servizio;
- Almeno 5 anni di anzianità contributiva verso il fondo previdenziale complementare;
- Almeno 20 anni di anzianità contributiva verso l’AIGO;
Per finanziare un anticipo di 5 o 10 anni rispetto alla pensione di vecchiaia il fondo pensione dovrà obbligatoriamente disporre di somme sufficientemente cospicue; altrimenti il rischio è di affrettare i tempi percependo un corrispettivo mensile talmente esiguo da negare una vita dignitosa.