C’è una misura che anche nel 2023 sarà utilizzabile dai contribuenti italiani e che permette una specie di pensione anche a chi non ha mai versato contributi. La misura si chiama assegno sociale ed è quella misura assistenziale dell’INPS, che ha sostituito la vecchia pensione sociale. Per poterla percepire servono condizioni reddituali di un certo tipo. La misura è destinata a soggetti che oltre ad essere privi dei contributi utili ad una pensione diretta, sono anche in condizioni reddituali piuttosto precarie. Nel 2023 la misura crescerà di importo perché anche l’assegno sociale si adegua a tasso di inflazione. Ma cosa bisogna conoscere della misura?
Assegni sociale, cos’è?
L’Assegno sociale è una prestazione assistenziale gestita dall’INPS e indirizzata alle persone più bisognose. È pari a 468,28 euro al mese, e si prende per 13 mensilità. Anche l’assegno sociale verrà adeguato al tasso di inflazione. E sarà un aumento come mai prima d’ora. Basti pensare che a gennaio 2022 l’indicizzazione fu pari all’1,9%, mentre per gennaio 2023 si parla di un incremento del 7,3%.
I requisiti dell’assegno sociale
Per avere accesso all’assegno sociale a 67 anni di età (questa è l’età minima prevista) l’interessato deve avere un reddito fino a 6.097,32 euro annui. Parliamo di reddito personale e di soglia 2022. Anche in questo caso nel 2023 la soglia salirà come sale l’importo dell’assegno sociale e per le stesse ragioni legate all’indicizzazione. Se l’interessato è coniugato, la soglia da non superare, fermo restando il limite di reddito personale prima citato, è pari a 12.194,65 euro. Per le cifre definitive ed ufficiali, solo ad anno 2023 in corso l’INPS emanerà la classica circolare con cui confermerà ed ufficializzerà le nuove soglie con i nuovi importi di assegno sociale.