Prima del COVID per avere la prescrizione di un farmaco bisognava prima andare dal medico di base a prendere la prescrizione. E poi in farmacia, con la stessa, a ritirare il farmaco. Almeno una cosa buona la pandemia l’aveva portata: avere la prescrizione di medicinali facendo una telefonata al medico. Ed ottenendola via mail o addirittura con un sms. Ma si rischia di tornare al niente più prescrizioni se non in presenza, vediamo perché.
Regioni più avanzate, invece, non necessitavano neanche di questo. Dopo la telefonata ci si reca direttamente in una qualsiasi farmacia che tramite codice fiscale trova la prescrizione direttamente sul fascicolo sanitario del cittadino. Un passo avanti immenso che ha eliminato le infinite code dal medico. Ed ha permesso agli assistiti di avere i medicinali con una semplice telefonata. Ma ora si vuol tornare indietro.
Si torna indietro con le prescrizioni di medicinali
Si tratta di una norma-COVID che a fine anno scade. Una novità introdotta per evitare gli affollamenti negli ambulatori dei medici di base. Ma che si è dimostrata molto utile anche per chi ha patologie che richiedono la prescrizione periodica di farmaci senza bisogno di una visita. Come per chi soffre di diabete, ipertensione, colesterolo ecc…
Senza una proroga entro fine anno si potrebbe tornare indietro, però. E i medici non potrebbero più dare le prescrizioni in questo modo ma solo in presenza del paziente.
Niente più prescrizioni via mail o sms se non ci sarà una proroga
A segnalare il problema sono gli stessi medici di famiglia ma anche i farmacisti. La ricetta dematerializzata è un passo avanti innegabile che dovrebbe viaggiare con il fascicolo sanitario elettronico. E un passo indietro, in tal senso, sarebbe una sconfitta per la tecnologia. Soprattutto alla luce del fatto che la dematerializzazione completa è da anni nell’agenda del governo.
Proprio per questo da diverso tempo si sta chiedendo a gran voce una proroga alla norma anche oltre il 31 dicembre 2022. Una proroga che consenta di arrivare ad una legge che preveda l’utilizzo della ricetta dematerializzata in modo strutturale.