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spostamenti tra Comuni

Natale e spostamenti tra i Comuni, il governo fa un passo indietro e libera i movimenti?

La linea dura del governo rispetto al divieto di spostamento tra Comuni potrebbe essere ammorbidita. Non è ancora ufficiale e la decisione non è stata ancora presa, ma il divieto di spostamento tra Comuni che sembrava una certezza dopo gli ultimi Dpcm potrebbe essere ritoccato. Il governo pare sia al lavoro per correggere quella norma che di fatto impediva ai cittadini di spostarsi dal proprio Comune a Natale, Santo Stefano e Capodanno. Una decisione che il governo ha preso per evitare ricongiungimenti familiari, pranzi e cene con troppo commensali e assembramenti che le festività in genere producono, anche tra le mura delle proprie case o delle case dei propri cari. Una decisione che ha fatto discutere fin da subito, con molti esponenti politici e amministratori locali che hanno già annunciato che potrebbero essere i primi a non rispettare i diktat del governo in materia.

Probabilmente alla luce di queste polemiche anche forti ed alla luce del fatto che esistono realtà locali dove è davvero impossibile rispettare i divieti, soprattutto in piccoli centri (Comuni di fatto attaccati e separati da una sola strada, con vicini di casa che sono residenti in due Comuni diversi), il governo sembra stia aprendo a un ritocco dei divieti in vista delle imminenti festività.

Decisione cambiata e spostamenti ammissibili

divietri covid treno

La confusione regna sovrana in queste giornate costellata da Dpcm, quarantene, divieti di spostamento, limiti agli assembramenti e cos’ via. Il governo ha prodotto la raccomandazione di evitare feste e riunioni familiari per le festività Una raccomandazione e nulla di più, perché lo stesso Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel presentare il contenuto del nuovo Dpcm disse che in uno Paese liberale e democratico, non esiste la possibilità che lo Stato metta il naso in una casa privata per limitare queste riunioni.

Tutto rimesso al buon senso degli italiani, che però a dire il vero ne hanno dimostrato tanto in questi mesi di pandemia (gli assembramenti dell’estate non possono essere estesi alla generalità della popolazione). Fiducia verso gli italiani che il governo potrebbe utilizzare adesso che sembra in procinto di autorizzare gli spostamenti tra Comuni per le giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e per il 1° gennaio 2021. Sono le giornate del divieto di spostamento oggi in vigore dopo il Dpcm di Conte. Una decisione meno rigida potrebbe sopraggiungere in queste ore, dal momento che il tempo stringe e che le festività sono ormai alle porte.

Ristoranti, negozi e bar, cosa cambia?

Per quanto concerne uno spaccato importante dell’economia nostrana, le attività commerciali invece nulla sembra poter cambiare, nonostante ci siano le richieste anche da parte delle associazioni, di ritoccare le regole in vista delle festività. Anche se in zona gialla, ristoranti, pasticcerie e bar dovranno chiudere alle 18:00, e per capodanno, sarà possibile cenare solo negli alberghi, ma esclusivamente con servizio in camera.

Alcune associazioni dei ristoratori hanno chiesto deroghe con la possibilità di restare aperti fino alle 22:00, orario tra l’altro da cui scatta il coprifuoco nazionale. I negozi resteranno aperti fino alle 21:00 e fino al 6 gennaio, sempre con le adeguate misure di sicurezza e con il numero degli avventori contingentato. Per le località sciistiche resta fermo anche il diktat della chiusura totale fino al 6 gennaio.

Un danno incalcolabile per l’economia di questi settori ma su questo il Governo sembra non voler fare passi in dietro, anche perché pure per gli spostamenti e per l’autorizzazione a spostarsi dal proprio Comune, il Ministro della Salute, Roberto Speranza si dice completamente contrario.

Cosa potrebbe accadere adesso

Coronavirus

Il 25 ed il 26 dicembre, cioè per Natale e Santo Stefano e per il primo dell’anno, potrebbe essere possibile uscire dai confini del proprio Comune. Sarebbe una specie di retromarcia rispetto a quanto stabilito dallo stesso Premier con il Dpcm dello scorso 3 dicembre.

Non sarebbe comunque un liberi tutti perché l’esecutivo starebbe valutando di permettere gli spostamenti tra Comuni vicini, magari solo per le famiglie di chi ha figli o genitori a pochi chilometri di distanza anche se in un Comune differente. Un modo per venire incontro alle istanze che anche rappresentanti della maggioranza di governo hanno prodotto verso il governo, per far si che i nonni non vengano lasciati soli nelle festività o che a genitori e figli venga di fatto negata la possibilità del classico pranzo di Natale in famiglia. Naturalmente continuano a tenere banco le raccomandazioni, circa il rispetto delle misure anti-Covid, perché anche con la possibilità di spostamento, vanno evitate le riunioni  con un numero elevato di persone nelle abitazioni e limitandole ai parenti più stretti.

In base a quelle che comunque ancora oggi sono solo ipotesi e indiscrezioni, il divieto di spostarsi tra Comuni potrebbe essere corretto in un divieto di spostarsi tra Province, o al massimo, calmierando in un determinato numero di chilometri questo divieto.