Probabilmente il tentativo è andato male, perché il Covid è davvero un osso troppo duro e la risalita dei contagi, dei ricoveri e dei decessi lo dimostra ampiamente. Tentativo è la parola purtroppo giusta per sottolineare quello che il governo ha provato a fare per la scuola.
La riapertura alle lezioni in presenza è stato un tentativo, ma forse andato male. Infatti sembra prendere corpo l’idea di chiudere le scuole in tutta Italia. Già in alcune zone dello Stivale molte scuole sono di fatto chiuse e gli studenti, anche piccoli, sono costretti alle lezioni con la didattica a distanza.
Tutte le scuole chiuse, il governo ci pensa
Nessuno ha voluto prendere in considerazione l’idea di chiudere le scuole perché reputate tra le cose più importanti dal punto di vista sociale. Ma adesso la situazione sembra differente, dal momento che nel governo sembra balenare l’idea di chiudere le scuole e non solo nelle zone rosse o arancione, in base ai colori che indicano la gravità della situazione.
Il Ministro Azzolina da mesi sta spingendo verso l’apertura delle scuole a tutti i costi, ribadendo come la scuola sia tra i posti più sicuri dove mandare i figli. Ma la situazione dei contagi, e di questa seconda ondata di Covid forse è arrivata più pesante di come ci si attendeva.
Come stanno andando le lezioni adesso
Già oggi ci sono scuole che praticano la didattica a distanza. Si tratta delle scuole secondarie che fino al 3 dicembre prossimo useranno la modalità di didattica on line, nella versione Didattica a distanza integrata. Solo nelle zone rosse tutte le altre scuole di ogni ordine e grado praticano la didattica in presenza.
Naturalmente tutto dipende dalle singole situazioni, con classi in quarantena a seguito di contagi e con alcuni governi locali, governatori regionali e sindaci che scelgono in base alle situazioni contingenti.
Anche se non ci sono conferme ufficiali, sembra che anche nella maggioranza di governo qualcosa scricchiola sul tema della didattica in presenza. E pare ci sia un nutrito numero di parlamentari che adesso penserebbero che sia meglio chiudere le scuole ovunque.
Le posizioni in seno alla maggioranza di governo
Nella maggioranza del governo pare ci siano adesso due fazioni, la prima che spinge per la chiusura e la seconda che vorrebbe continuare a tenere le scuole aperte. Didattica a distanza contro lezioni in presenza. Da una parte il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina con il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che sono sempre pro aperture, reputando come già detto in precedenza, le scuole un luogo sicuro più di altri. Dall’altro lato però il Ministro della Salute, Roberto Speranza e uno dei leader del Partito Democrato e Ministro dei beni e delle attività culturali, Dario Franceschini che propenderebbero per la chiusura totale delle scuole.