L’assegno unico e universale sui figli a carico sotto i 21 anni di età è ormai alle porte del primo anni di funzionamento. La misura entrata in vigore lo scorso mese di marzo 2022, è la più importante misura di welfare per le famiglie mai introdotta. E così che adesso sono milioni le famiglie che godono di questo assegno al posto delle vecchie detrazioni per carichi di famiglia, dei vecchi assegno per il nucleo familiare e dei vari bonus sui figli. E adesso le cifre rispetto al passato sono aumentate. Da un lato per l’inflazione, e dall’altro perché molte famiglie rinnovando l’ISEE hanno subito il ricalcolo della prestazione.
Assegno unico 2023, aumento importi e novità
“Con riguardo all’assegno unico per i mesi di gennaio e febbraio di ogni anno, si fa riferimento all’ISEE in corso di validità a dicembre dell’anno precedente”. Partendo da questa linea direttiva dell’INPS, si evince che il rinnovo dell’ISEE andrebbe fatto entro fine febbraio. Da marzo infatti servirà il nuovo ISEE per consentire all’Istituto di ricalcolare gli importi dell’assegno unico spettante. A dire il vero però, chi ha già provveduto a rinnovare l’ISEE a gennaio o a febbraio, ha già ricevuto l’assegno commisurato al nuovo ISEE. E c’è chi lo ha notato perché l’importo è cambiato. In più o in meno in base all’ISEE, anche se c’è da considerare l’aumento dell’assegno in base alla perequazione.
Nuove soglie per la misura nel 2023
In base all’ossatura iniziale della misura, l’importo dell’assegno unico e universale sui figli under 21 va da un minimo di 50 euro al mese a figlio a un massimo di 175 euro al mese sempre per figlio. Per i figli maggiorenni fino a 21 anni, gli importi vanno da 25 a 85 euro al mese. L’indicizzazione però fa salire gli assegni. E cambia anche le soglie utili alla fruizione. L’assegno massimo si prende con un ISEE fino a 16.215 euro all’anno (prima era fino a 15.000). l’Importo passa da 175 a 189 euro al mese a figlio. Per ISEE sopra i 43.240 euro o senza ISEE, l’importo minimo è pari a 54 euro.
