Uno degli investimenti più importanti, per le aziende, è rappresentato dall’acquisto di prodotti atti a garantire la sicurezza sul lavoro. Fornire tutti gli strumenti necessari, affinchè i propri dipendenti e collaboratori possano svolgere le proprie mansioni nella massima sicurezza, è fondamentale non solo da un punto di vista etico ma, anche, aziendale. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di fare un po di chiarezza sull’argomento.
Proteggere il corpo è fondamentale quando si opera con materiali taglienti o eccessivamente pesanti, una delle parti più esposte è costituita dai piedi che potrebbero ferirsi o subire delle lesioni qualora qualcosa li schiacci o li penetri. Per evitare tale rischio è sempre opportuno usare delle scarpe antinfortunistiche, si tratta di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) atti proprio alla salvaguardia di questo distretto corporeo. Linee guida ne consigliano l’utilizzo non solo in cantieri o in magazzini ma in tutti quei lavori o hobby in cui si opera con strumenti che possono generare tali rischi.
Dove acquistare scarponcini e altro abbigliamento da lavoro
Per trovare i migliori scarponcini antinfortunistici è possibile rivolgersi allo shop di RS Components, azienda di riferimento nella vendita di componenti, strumenti, accessori e dispositivi professionali di elevata qualità. Scegliere infatti un portale specializzato consente di acquistare solo attrezzatura certificata e avere la possibilità di consultare una proposta molto vasta. Preferire un e-commerce dà numerosi vantaggi in quanto si possono fare acquisti dove si vuole senza doversi attenere agli orari del negozio fisico, poi si può vedersi recapitare la merce dovunque si voglia. In questo caso c’è anche la possibilità di fare il reso, qualora il prodotto non risponda alle proprie necessità.
Prima della scelta occorre conoscere la normativa di riferimento: EN ISO 20344 e successive specificazioni, EN IS 20345, EN ISO 20346, EN ISO 20347, che descrivono le caratteristiche di ogni calzatura antinfortunistica. Le scarpe si classificano a seconda dei materiali e dei supporti che presentano, la prima, quella base, è denominata con la sigla SB, poi si procede con S1, S2, S3, S4, fino ad arrivare a S5, quelle maggiormente performanti. Le protezioni minime che deve avere questo DPI sono la suola rinforzata, che può essere anche antishock e resistente agli oli minerali, e il puntale di sicurezza che protegge le dita da oggetti pesanti o contundenti.
Aspetti da considerare per le aziende
Prima dell’acquisto di una scarpa antinfortunistica bisogna necessariamente considerare il numero da scegliere, ciò può essere fatto leggendo le recensioni e le opinioni presenti in rete oppure direttamente nel sito. In questo modo si capirà se è meglio selezionare la misura abituale o prenderne una in più, soprattutto se si desidera indossare la calzatura con un calzettone spesso.
Un altro aspetto da non sottovalutare è l’altezza della tomaia che può fermarsi sotto al malleolo o salire coprendo la caviglia e anche il polpaccio. Ciò dipende, oltre dalle proprie preferenze, anche dall’ambiente di lavoro dove si opera. Se il cantiere dove si è impiegati presenta un pavimento sconnesso dove si può facilmente prendere una storta, meglio optare per calzature più alte, qualora, invece, si lavori in celle frigorifero o altri ambienti freddi è opportuno selezionare una calzatura antifreddo.
Le zone che proteggono la calzatura antinfortunistica sono:
- Pianta dove è presente una lamina rinforzata di vario materiale definita antiperforazione. La suola può presentare differenti scanalature per aumentare il grip e renderla antiscivolo. Oltre a ciò si possono impiegare strutture resistente agli oli o agli idrocarburi e un supporto che assorbe gli shock, molto pratico se si opera su terreni non uniformi.
- Dita che vengono protette da una punta bombata e robusta, realizzata in polimeri plastici o materiali metallici, essa evita danneggiamenti qualora cada un peso gravoso su un piede.
Alcuni plus presenti nelle scarpe antinfortunistiche sono costituiti dall’impermeabilità che permette di immergere la calzatura totalmente in acqua, senza che penetri niente all’interno, e una suola capace di scaricare energia statica all’esterno, definita ESD (Electro Static Discharge), così da evitare che il corpo possa subire dei danni qualora si operi con l’elettricità.
Una volta selezionata la propria scarpa ideale, con le caratteristiche che maggiormente interessano, la si deve calzare e provare per qualche ora, è possibile che questa sia più gravosa rispetto a una normale calzatura ma l’aspetto che occorre considerare è se si adatta o meno alle conformazione del proprio piede e che non ci sono attriti di nessun tipo. Solo dopo tale test si può procedere a indossare il DPI anche sul posto di lavoro.