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Salario minino a 9€ l’ora e pensioni più alte? lo dice l’INPS

Da tempo si parla di inserire un salario minimo in Italia. E la cifra ritenuta idonea sarebbe di 9 euro all’ora. Ne ha trattato recentemente pure Tridico, il Presidente dell’INPS. Allargando il campo però anche alle pensioni, perché il collegamento tra pensioni e salario minimo è interessante. Saliranno quindi anche le pensioni?

Il salario minimo, anche la UE lo vorrebbe

I lavoratori in Italia sono pagati troppo poco e pertanto andrebbe introdotto il cosiddetto salario minimo. E si parla di portare l’ora di lavoro dei dipendenti a 9 euro. La soluzione di cui da tempo si parla pare abbia trovato l’ok pure da parte di Bruxelles.

E perfino Tridico ha ripetuto il concetto. L’occasione è stata la presentazione del libro “il lavoro di oggi, la pensione di domani”. Libro che lo stesso Tridico ha scritto insieme al giornalista Enrico Marro.
“Fissare una soglia ipotetica di salario minimo a 9 euro lordi porterebbe il rateo pensionistico di ognuno al 10% più alto”. Questa la prima considerazione di Tridico. Anche se poi sottolinea che questo non basta. E che parlare di pensioni alte forse è fuori luogo. “Un salario minimo di 9 euro per 30 anni vuol dire andare in pensione con 750 euro, che non è una pensione alta. Si dovrebbe lavorare 40 anni per avere una pensione sopra i 1.000 euro. Pensione che, con 9 euro lordi, vuol dire 1.200 euro netti scarsi al mese”, questo testualmente il pensiero del numero uno dell’INPS.

Bisogna cambiare il lavoro in Italia

Insufficiente quindi parlare solo di salario minimo per passare a considera tutto questo come una rivoluzione. “Il nostro Paese produce troppi pochi posti lavoro, e questo non è un problema di rigidità, o di ragazzi che non hanno voglia di lavorare, né un problema di sussidi che fanno stare sul divano”, così Tridico ha messo in evidenza gli errori di pensiero che molti fanno, a partire dal reddito di cittadinanza.

Per il Presidente dell’INPS servirebbero investimenti per limitare il precariato e la flessibilità che sono alla base dell’emigrazione dei giovani lavoratori italiani e del problema delle pensioni future che saranno nettamente più basse di quelle odierne.