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Reddito di Cittadinanza 2021: a chi spetta, l’Isee e i requisiti necessari

Anche nel 2021 il Reddito di cittadinanza resterà attivo e sarà sfruttabile da singoli e famiglie in situazioni di disagio economico, reddituale e familiare. Il Reddito di cittadinanza è quella misura che fu varata dal decreto legge n° 4 del 28 gennaio 2019, poi diventato legge dello Stato n° 26 il 28 marzo 2019, dopo la canonica sua conversione. Si tratta di una delle principali misure varate dal primo governo Conte, quello giallo verde con Movimento 5 Stelle e Lega in maggioranza.

Il Reddito di cittadinanza nasce come misura unica di contrasto alla povertà, alla diseguaglianza e all’esclusione sociale. Una misura che oltre a garantire una fonte di reddito e di sostegno alle famiglie, ha come obbiettivo la ricollocazione lavorativa e sociale dei beneficiari e della loro famiglia. Una misura universale che dovrebbe garantire anche il diritto al lavoro, all’informazione, all’istruzione, alla formazione ed alla cultura delle famiglie che rientrano nel programma.

Proprio sulle politiche attive sul lavoro il Reddito di cittadinanza ha funzionato poco e potrebbe riservare qualche sorpresa a livello di normativa nel 2021. Per il momento tutto resta sostanzialmente uguale ad oggi anche da questo punto di vista, oltre naturalmente dal punto di vista dei requisiti per avere accesso alla misura.

Anche nel 2021 quindi molte famiglie che si trovano in situazioni di disagio (e potrebbero essere molte per via del Coronavirus), potrebbero ottenere questo sussidio. Ma quali sono i requisiti, le modalità di richiesta e tutte le altre cose da conoscere per chi vorrebbe provare a fare domanda nel 2021?

Il Reddito di cittadinanza 2021, i requisiti

Reddito di cittadinanza carta

Ricapitolando, per Reddito di cittadinanza parliamo di quella misura che oltre ad erogare al beneficiario un importo in denaro ogni mese, in parte prelevabile in contanti ed in parte per la spesa, prevede programmi di inserimento lavorativo e sociale dei beneficiari.

Per poter richiedere il Reddito di cittadinanza anche nel 2021, occorre essere:

Cittadino italiano;

  • Cittadino comunitario;
  • Familiare di un cittadino italiano o di un cittadini comunitario;
  • Cittadino extracomunitario titolare del diritto di soggiorno di lunga durata (ex Carta di soggiorno);
  • Cittadino extracomunitario titolare del diritto di soggiorno permanente;
  • Soggetto con lo status di rifugiato politico o titolare di protezione internazionale.

Per poter avere accesso al Reddito di cittadinanza occorre anche avere la residenza effettiva in Italia da almeno 10 anni, dei quali gli ultimi 2 in via continuativa. Una norma questa inserita per poter evitare eventuali furberie da parte di soggetti che non risiedono stabilmente in Italia.

Per quanto riguarda gli stranieri infatti, l’Inps prevede alcuni adempimenti aggiuntivi, soprattutto da quegli Stati dove è complicato ottenere la certificazione relativa a redditi e composizione del nucleo familiare.

Serve anche la maggiore età, lo status di inoccupato o di disoccupato. Questo per quanto concerne i requisiti relativi alla tipologia di beneficiari a cui si applica il sussidio.

Il documento necessario è l’Isee e deve essere in corso di validità. Per questo a gennaio occorre provvedere a presentare una Dsu nuova dal momento che anche per chi ha un Isee già fatto, la certificazione scade il 31 dicembre prossimo. Per  poter presentare domanda nel 2021 quindi, occorre avere un Isee nuovo, indicando i dati reddituali e patrimoniali relativi all’anno di imposta 2019.

Il limite dell’Isee deve essere pari a 9.360 euro per poter ottenere il sussidio. Per ciò che concerne invece il patrimonio immobiliare, escludendo dal calcolo la prima casa, occorre che esso non sia superiore a 30.000 euro.

Per il patrimonio mobiliare, o finanziario, esso non deve superare i 6.000 euro. La soglia sale di 2.000 euro per ogni familiare in più oltre al dichiarante e di 5.000 euro per ogni disabile presente in famiglia (7.500 per disabilità gravi).  Il reddito familiare invece deve essere inferiore a  6.000 euro l’anno.

Occorre anche non essere proprietario (oltre al dichiarante, questo vale anche per tutti i componenti il nucleo familiare) di autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi precedenti la domanda, o di autoveicoli con potenza superiore a 1.6 cc e  moto con potenza superiore a 250 cc, immatricolate dei due anni che precedono la data di presentazione della domanda di sussidio.  

Occorre anche non avere condanne penali pendenti nei 10 anni che precedono la data di presentazione della domanda o essere in regime di detenzione.

Quanto dura il Reddito di cittadinanza

Il beneficio del Reddito di cittadinanza una volta ottenuto, dura 18 mesi ed è prorogabile per ulteriori 18 mesi. Il secondo periodo di benefit (i secondi 18 mesi) devono essere a distanza di un mese dai precedenti ed è necessaria nuova domanda. In pratica si può rinnovare il reddito di cittadinanza dopo un periodo di sospensione di un mese tra le due 18 mensilità.

Reddito di cittadinanza 2021, come si calcola?

Scritto reddito di cittadinanza

La misura prevede una erogazione mensile su una card rilasciata da Poste Italiane, del tutto simile alle carte di credito più comuni. Il beneficio è commisurato al numero di componenti la famiglia del richiedente ed al reddito cumulativo di tutti i richiedenti.

Il beneficio economico consta di due parti, una a integrazione al reddito familiare e una come ristoro dell’affitto della casa di abitazione della famiglia, o del mutuo per l’acquisto della prima casa. La quota di integrazione reddituale si calcola moltiplicando la soglia massima di 500 euro, per la relativa scala di equivalenza basata sul numero dei componenti la famiglia. Al risultato così ottenuto va sottratto il proprio reddito familiare mensile. Per chi ha casa in affitto, l’importo aggiuntivo è pari a 280 euro al mese in più, mentre per chi ha il mutuo per l’acquisto della prima casa, l’importo aggiuntivo è di 150 euro al mese.