La Naspi è l’indennità per disoccupati che l’INPS eroga a chi perde il lavoro. Si tratta del principale ammortizzatore sociale che l’INPS versa ai contribuenti interessati. In effetti la Naspi che è acronimo di Nuova assicurazione sociale per l’impiego è quell’ammortizzatore sociale che i lavoratori che perdono il lavoro in maniera del tutto involontaria, usano per riempire di reddito i periodi in cui sono senza lavoro. Ma come funziona la misura e cosa occorre sapere?
Naspi 2023, come funziona l’ammortizzatore sociale per eccellenza?
Prima di tutto la perdita del posto di lavoro per dare diritto alla Naspi deve essere involontaria. Significa che il lavoratore interessato dal sussidio non deve aver lasciato il lavoro di sua personale iniziativa. Ne consegue che la Naspi teoricamente è fruibile nel momento in cui il lavoratore venga licenziato anche a seguito di procedimenti di licenziamento collettivo, o al termine di un contratto a scadenza o nel momento in cui ha dato le dimissioni per giusta causa. La Naspi viene erogata a partire dall’ottavo giorno successivo alla data di licenziamento. La condizione per poter percepire la Naspi a partire dall’ottavo giorno successivo al licenziamento è che la domanda deve essere presentata entro i primi otto giorni dalla perdita del lavoro. Per non perdere il diritto al sussidio la domanda comunque va presentata entro il 69° giorno. Nel caso in cui la domanda venga presentata dopo gli otto giorni e prima dei 69 giorni successivi al licenziamento, la Naspi decorre dal primo giorno successivo a quello di domanda.
Quanto dura la Naspi e come si calcola
La durata della Naspi è commisurata al periodo di lavoro svolto negli ultimi quattro anni. In termini pratici, la Naspi dura la metà delle settimane di lavoro che un lavoratore ha svolto negli ultimi quattro anni. E sono validi tutti i periodi di lavoro che non hanno dato in precedenza il diritto ad altri periodi di naspi o ad altra indennità per disoccupati involontari INPS. Anche sugli importi della Naspi il calcolo va nella direzione di guardare agli ultimi 4 anni. La Naspi è pari al 75% dello stipendio medio utile ai fini assicurativi e previdenziali che il lavoratore ha ricevuto sempre nei quattro anni precedenti.