Il Bonus vacanze introdotto dal decreto Rilancio è insieme al bonus monopattino, la misura più criticata tra quelle introdotte dal governo in questi lunghi mesi di pandemia. Una misura che da un lato voleva dare aiuto alle famiglie colpite dalla crisi, affinché avessero la possibilità di andare in vacanza, e dall’altra ridare ossigeno alle strutture ricettive del settore turistico, per poter tornare a lavorare in un momento di grave crisi.
La misura è entrata anche nel nuovo decreto Ristori. Infatti il bonus vacanza ha subito una proroga proprio con il nuovo decreto di emergenza. Ecco tutte le novità su questa misura.
Bonus vacanze anche nel 2021, ma domanda entro il 2020
Il decreto Ristori ha prorogato al 2021 il bonus vacanze, e così la misura nata come incentivo al turismo in Italia e come compensazione al lockdown per le strutture ricettive costrette alla chiusura la scorsa primavera e lo scorso inizio estate, potrà ancora essere sfruttata.
La proroga prevede che il bonus possa essere utilizzato dai richiedenti fino al 30 giungo 2021. La domanda però deve essere presentata entro il 30 dicembre prossimo.
Bonus vacanza 2021, come funziona
Le condizioni di accesso, i requisiti e le modalità di funzionamento del bonus vacanze restano intatte anche per questa proroga appena sopraggiunta. Per ogni famiglia solo uno dei componenti potrà beneficiarne. Inoltre, il bonus vacanze è utilizzabile una sola volta. Tutto come previsto dal decreto Rilancio quindi, compresi gli importi. Le cifre di questo bonus vacanza sono:
- 150 euro per i nuclei familiari mono persona;
- 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone;
- 500 euro per i nuclei familiari composti da tre o più persone.
Anche le modalità di fruizione restano le medesime del decreto Rilancio. Il bonus turismo, infatti, segue un preciso procedimento nelle modalità di spesa ed erogazione:
- La quota spettante deve essere spesa per un’unica impresa ricettiva, agriturismo o b&b;
- La quota spettante deve essere spesa per un’unica vacanza;
- La spesa sostenuta deve essere confermata da fattura elettronica o documento commerciale con codice fiscale del beneficiario del bonus;
- Il pagamento del soggiorno deve essere legato a imprese, tour operator e agenzie di viaggio, ma non tramite siti web;
- Il bonus va speso in un’unica soluzione;
- Il bonus è appannaggio di nuclei familiari con Isee fino a 40.000 euro.
Una volta ottenuto il bonus, la struttura alberghiera dove si è scelto di andare, applicherà l’80% di sconto direttamente sul corrispettivo che il beneficiario deve pagare alla stessa struttura. Il 20% di benefit rimanente potrà essere sfruttato sotto forma di detrazione di imposta nella dichiarazione dei redditi dell’anno 2021.
Misure a sostegno di turismo e strutture ricettive
Il bonus vacanze come dicevamo, rientra nelle misure atte a ridare vita ad uno dei settori (quello turistico per l’appunto) più duramente colpiti dalla crisi economica e dalle misure restrittive. C’è un intero pacchetto destinato a questo settore.
Ci son o per esempio, 100 milioni di euro a finanziare il contributo a fondo perduto per le strutture alberghiere, con un indennizzo pari al 150% rispetto a quello che è stato loro erogato con il decreto Rilancio. Bonus quindi per alberghi, Hotel, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence, attività di alloggio connesse alle aziende agricole, aree di campeggio, aree attrezzate per camper e alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero. E indennizzi sono stati previsti pure per tour operator e guide turistiche.