Attraverso la circolare n. 96/2020 l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale comunica che a partire dal 1° luglio scorso il taglio del cuneo fiscale spetta ai titolari delle medesime prestazioni previste dal Bonus Renzi, ovverosia:
- disoccupazione indennizzata;
- integrazioni salariali;
- congedi parentali;
- maternità;
- malattia.
Non è concesso, invece, a chi percepisce la pensione.
Taglio cuneo fiscale: chi ne beneficerà
L’Inps riporta che della riduzione del cuneo fiscale non ne beneficerà esclusivamente chi riceve redditi da lavoro dipendente. La misura avrà, infatti, una più vasta portata, comprendere altri soggetti e, in generale, contribuirà ad attenuare gli evidenti danni provocati all’economia dalla recente emergenza. Nella fattispecie, il taglio cuneo fiscale vale anche per tutti i redditi assimilati quali:
- cassa integrazione;
- assegni di solidarietà;
- cassa integrazione in deroga;
- cassa integrazione straordinaria.
Ma non finisce qua. Difatti sono presi in considerazione dall’attuale esecutivo italiano pure i trattamenti di disoccupazione. Ricevono una particolare tutela pure:
- i permessi per assistere un familiare affetto da disabilità;
- il congedo parentale;
- le attività della lavoratrici dipendenti in stato di maternità;
- l’indennità di congedo straordinario.
Per concludere, sono inclusi nel provvedimento relativo al taglio cuneo fiscale l’assegno di ricollocamento per i titolari di cassa integrazione CIGS e le indennità di malattia.
I trattamenti esclusi
Fin qui abbiamo analizzato i trattamenti inclusi. Quali sono però quelli esclusi dalla fruizione del bonus? L’elenco è a propria volta lungo e articolato:
- i percettori di redditi a tassazione separata (come, ad esempio, il Trattamento di Fine Rapporto erogato dal fondo di garanzia);
- chi ha avuto il pagamento anticipato della Naspi, ossia dell’indennità di disoccupazione;
- gli assegni familiari;
- il reddito di cittadinanza;
- il bonus bebè;
- l’indennità Covid-19;
- l’assegno di maternità;
- le indennità di maternità e di malattia per gli iscritti alla gestione separata;
- l’indennità di maternità per le lavoratrici autonome;
- tutte le prestazioni pensionistiche.