Il Superbonus del 110 per cento è una misura agevolativa per i contribuenti, che hanno modo di beneficiarne attraverso lo sconto in fattura con la cessione del credito a terzi oppure in detrazione, in dichiarazione dei redditi. Per usufruirne occorre rispettare determinati requisiti, documentati e certificati. Meglio evitare di fare i furbi fin dall’inizio, in quanto attestazioni o asseverazioni false sono severamente punite dal legislatore.
Superbonus: dichiarazioni mendaci sono severamente punite
Per godere della detrazione fiscale è essenziale ricevere i vari documenti, come il visto di conformità e l’APE (Attestato di Prestazione Energetica). Qualora le dichiarazioni siano mendaci si va incontro a pesanti sanzioni e anche conseguenze penali. Produrre attestazioni false, infatti, costituisce un vero e proprio reato. A chi le rilascia verrà comminata una multa da un importo minimo di 2 mila euro a un massimo di 15 mila per ciascun documento falso.
Qualora manchino le condizioni essenziali per accedere alla super detrazione, l’Amministrazione finanziaria procede al recupero delle corrispondenti somme non spettanti. L’AdE verificherà ciascuna documentazione sottoposta dal contribuente e, laddove rilevi l’insussistenza dei requisiti, scatteranno sanzioni nei confronti del contribuente e dei fornitori (in caso di “concorso in violazione”).
Per gli interventi di riqualificazione energetica i tecnici abilitati hanno il compito di garantire l’osservanza dei requisiti minimi previsti per gli edifici del decreto ministeriale del 26 giugno 2015. Una copia dell’asseverazione occorre trasmetterla in forma telematica all’ENEA.
Federcontribuenti: denuncia truffa APE
Di recente Federcontribuenti ha segnalato che parecchie società stanno promettendo il rilascio dell’APE in 48 ore e telematicamente. Si tratta di una truffa poiché, come chiarito dalla Corte di Cassazione, l’APE è un certificato richiesto nei contratti di locazione e negli atti notarili di compravendita. Ergo, deve essere redatto da un tecnico abilitato e iscritto all’albo, in seguito ad un sopralluogo presso il relativo immobile.