Introdotto dal Decreto Rilancio, il super bonus al 110% è la misura principe per i contribuenti che vogliono ristrutturare casa. Ma come funziona questa importante misura?
Favorire le ristrutturazioni edilizie
Ristrutturazioni edilizie favorite nettamente dalla grande novità del decreto Rilancio, il bonus 110%. Un autentico “super bonus” come è stato immediatamente ribattezzato questa agevolazione che nasce per cercare di rilanciare il settore ristrutturazioni in un momento di grave crisi economica per milioni di famiglie italiane che probabilmente a tutto pensano tranne che a ristrutturare casa.
Il super bonus si prefigge proprio l’obbiettivo di spronare i contribuenti a sistemare casa, offrendo loro di detrarre dalle tasse addirittura il 10% in più di quanto speso. Questo infatti è il bonus 110% sulle ristrutturazioni che il secondo decreto emergenziale del governo, successivo al Cura Italia e precedente il decreto Agosto e il nuovo decreto Rilancio, ha varato.
Le ristrutturazioni agevolate, ecco come
Un super bonus del 110% per chi ristruttura casa che così potrà recuperare il 10% in più di quanto effettivamente ha sostenuto come spese di ristrutturazione. Il settore agevolazioni su ristrutturazioni è da sempre uno dei più interessanti del sistema fisco nostrano, perché per esempio ogni anno nelle dichiarazioni dei redditi ci sono cittadini che scaricano il bonus 50% sulle ristrutturazioni edilizie, oppure il bonus mobili 50% e il bonus verde, tanto per citare alcune delle misure oggi in vigore.
Mai però un bonus era arrivato a consentire a chi lo sfruttava un recupero superiore alla spesa sostenuta.
Fino alle novità del decreto Rilancio, le detrazioni in vigore erano:
- 50% sulle ristrutturazioni edilizie;
- Bonus mobili al 50%;
- Bonus verde al 36%;
- Bonus facciate al 90% per la tinteggiatura, la pulitura o il rifacimento degli involucri edilizi;
- Sisma bonus dal 50 all’85%;
- Eco bonus dal 50% al 75%.
Naturalmente non tutte le opere di ristrutturazione rientrano nel bonus, perché di fatto stiamo parlando di un autentico eco bonus.
Super bonus 110%, quali interventi sugli immobili possono rientrare?
La misura prevede che a chi effettuerà tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 lavori di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico sulla prima casa, verrà data la possibilità di detrarre dalle tasse e di avere un credito di imposta in misura superiore alle spese sostenute, cioè al 110%. La data di scadenza del bonus potrebbe essere slittata in avanti anche nel 2021, dal momento che la crisi economica e sanitaria dovuta al Covid è ancora evidente.
Essendo un bonus fiscale, è evidente che se lo si fa scattare per opere e spese effettuate entro la fine del 2020, inteso come anno fiscale, si potrà iniziare a recuperare, tramite detrazione dalle tasse, già con i modelli 730 o con i modelli Redditi Persone Fisiche del 2022, quando si andrà a dichiarare i redditi e le spese detraibili del 2020.
Il bonus infatti consente di recuperare nelle dichiarazioni dei redditi più di quanto speso. Il super bonus non è incassabile per le ristrutturazioni degli interni. Il bonus al 110% riguarda esclusivamente i lavori di miglioramento energetico, il fotovoltaico e gli interventi antisismici.
Rientrano nella misura gli interventi per sostituzione impianti di climatizzazione invernale, anche se trattasi di impianti centralizzati per il riscaldamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione e quelli su edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti per il riscaldamento a pompa di calore. E nel super bonus rientrano anche le opere di adeguamento degli edifici alle regole antisismiche.