La sanatoria cartelle esattoriali permette al debitore di rientrare del proprio debito nei confronti del fisco.
Sanatoria Cartelle, il problema delle liti pendenti
Le liti pendenti sono quelle controversie che riguardano una lite tra il contribuente e l’Agenzia delle entrate, o più precisamente quelle in cui non si è trovata una soluzione. Tuttavia in queste liti è possibile anche fare ricordo alla giurisdizione tributaria, il cui ricorso sia stato notificato dall’Agenzia stessa.
E’ chiaro che oggetto del contendere è sempre una somma da pagare. In caso di ricordo pendente iscritto nel primo grado, la controversia può essere definita con il pagamento del 90% del valore della controversia. Ma le controversie possono essere definite con il pagamento del:
- del 40% del valore della controversia (soccombenza in primo grado)
- del 15% del valore della controversia (soccombenza in secondo grado).
Stralcio e iscrizione al ruolo
In deroga a quanto detto sembra sia possibile pagare anche solo il 5% del debito. Ciò che è certo è che il Governo Meloni ha deciso che tutte le cartelle esattoriali il cui valore è minore a mille euro saranno cancellate. Ma le cartelle dovranno essere iscritte al ruolo entro la fine del 2015.
Mentre per le cartelle fino al 2015, se di importo inferiore a mille euro e provenienti da Comuni, Regioni, gestioni previdenziali diverse da quelle pubbliche e amministrazioni locali in genere, dalla cancellazione si passerà allo stralcio. Nessuna cancellazione, il debito ci sarà e dovrà comunque essere pagato.
Cosa accadrà per le liti pendenti?
Subito dopo la dichiarazione del Governo in merito, molto contribuenti hanno provveduto all’opposizione. E sembra che così facendo, queste potrebbero essere pagare con molto meno. Percentuali che rispetto al debito originario va dal 5% al 20%.
Ma per avere questa agevolazione occorre che il ricorso, in primo grado, sia stato vinto dal contribuente. A questo punto l’agenzia potrebbe accordare uno sconto dell’80% e il debitore pagare solo il 20% del debito. Ma se già ci troviamo in gradi successivi, come il secondo, l’Agenzia potrebbe accontentarsi del pagamento solo del 5%.