Nonostante lo scoppio dell’emergenza sanitaria da Covid-19, la riforma Irpef per il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, resta tra i piani dell’esecutivo. Da parecchio tempo tengono banco i discorsi riguardo a una manovra complessiva della tassazione, affinché alcune fasce di lavoratori disagiate paghino una quota inferiore di Irpef.
Il progetto è ancora in fase di studio, con il grosso che dovrebbe concentrarsi nel 2021. L’Italia prenderà ad ispirazione il modello tedesco. Sul tema ha espresso parere pure l’Istituto nazionali Tributaristi. Nelle dichiarazioni rilasciate dal presidente Riccardo Alemanno, l’organizzazione considera necessaria la graduale rimodulazione degli scaglioni.
Riforma Irpef: taglio da 10 miliardi di euro
Intervistato dal quotidiano La Repubblica, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri ha confermato che tra gli obiettivi del Governo resta la riforma Irpef. Il taglio delle tasse ammonterebbe ad almeno 10 miliardi di euro e l’esempio a cui il nostro Paese punta è quello della Germania.
Il cancellierato di Angela Merkel prevede quattro scaglioni e una maxi aliquota variabile che cresce progressivamente al reddito. E una no tax area – dunque una soglia di reddito esonerata dalle tasse – a 9mila euro. La maggior parte di contribuenti rientra nella fascia di reddito dai 9.001 a 54.949 euro. In questo range l’aliquota sale da un minimo del 14% ad un massimo del 42%.
Ne godrà chi ha onorato il principio costituzionale
Prima della pandemia lo stesso Gualtieri aveva annunciato a Telefisco che un ddl delega sarebbe stato pronto entro aprile. Ai microfoni dell’Ansa, Riccardo Alemanno (Presidente INT) ha lamentato i tentativi poco convinti di detassazione settoriale.
Il beneficio della riforma Irpef coinvolgerà – a loro avviso – i dipendenti, i professionisti, le famiglie, i pensionati e le imprese senza dover scegliere un settore ed escluderne altri. Oggi sentono si siano create le condizioni ottimali per la concretizzazione delle promessa, di cui ne gioverà soprattutto chi ha sempre onorato il principio costituzionale con il pagamento delle imposte.