La riforma del fisco potrebbe prevedere solo tre aliquote in merito all’Irpef, in attesa di un flat tax per tutti.
Riforma del fisco, i elementi essenziali
La riforma del fisco che porta la firma del Governo Meloni è ancora in lavorazione e potrebbe essere pronta già dal prossimo mese, in ogni caso prima dell’inizio della primavera. La riforma dovrebbe prevede quattro elementi importanti:
- i principi generali che riguardano i principi internazionale, dell’Unione Europea e lo Statuto dei contribuenti;
- la revisione delle imposte;
- la semplificazione dei calendario degli adempimenti e del meccanismo dei versamenti, oltre ad un nuovo metodo di accertamento e di riscossione in ambito di contenzione tributario.
- la revisione dei testi unici ai fini della stesura del codice tributario.
Riforma del fisco, le tre aliquote e il quoziente familiare
La revisione dell’Irpef è il grande tema. Il Governo sembra stia puntando a ridurre le aliquote passando da quattro a tre: 23%,27% e 43%. Le aliquote diverse per scaglioni di reddito, oggi sono:
– fino a 15.000 euro, 23%;
– oltre 15.000 e fino a 28.000 euro, 25%;
– da 28.000 e fino a 50.000 euro, 35%;
– oltre 50.000 euro, 43%.
Si passa, quindi, dal 25% al 27% per la seconda aliquota, sopprimendo il 35% per la terza aliquota e infine i redditi superiori a 50.000 euro vengono tassati al 43%. Insieme a questo però dovrebbe essere legato anche il meccanismo del quoziente familiare. Un nuovo sistema che tiene conto non solo dei redditi, ma anche del numero delle persone che compongono il nucleo familiare, con particolare attezione ai figli a carico. Ad oggi rimangono confermate le modifiche fatte su assegno unico e gli altri aiuti di Stato.
La flat tax, anche per i dipendenti e non solo per gli autonomi
Il Governo Meloni, come ha più volte dichiarato, sta mettendo in atto dei passi affinché si possa giungere ad una “tassa fissa” quanto per gli autonomi che per i dipendenti. Ad oggi per i lavoratori autonomi è già prevista una flat tax pari al 15%.
In merito ai dipendenti un’ipotesi potrebbe essere quella di inglobare la flat tax del 15% alle aliquote Irpef come primo scaglione per tutti i redditi, come avviene per gli autonomi. Tuttavia sono al vaglio anche altre ipotesi nell’ottica di assicurare un’uguaglianza di tassazione tra i lavoratori che hanno lo stesso livello di reddito.
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