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ISEE 2023, la guida al rinnovo di gennaio

Rinnovare l’ISEE adesso che è entrato il 2023 è una cosa fondamentale per continuare a percepire le prestazioni assistenziali e non che sono previste dalla normativa vigente. L’ISEE è fondamentale per per continuare a prendere il reddito di cittadinanza, il bonus sociale sulle bollette energetiche e perfino per percepire il giusto importo di assegno unico universale sui figli e carico sotto i 21 anni. L’ISEE utilizzato fino al 31 dicembre per poter incassare queste prestazioni è scaduto. E proprio in virtù di questa sua scadenza che adesso bisogna rinnovare la certificazione. Un rinnovo però che non deve essere fatto immediatamente per forza di cose. Dal momento che ci sono delle normative di salvaguardia che tutelano la fruizione di queste agevolazioni e di questi bonus anche senza ISEE rinnovato.

ISEE 2023, ecco cosa bisogna sapere

Per poter beneficiare di prestazioni collegate a situazioni reddituali precarie come il reddito di cittadinanza, o per prendere il giusto importo di assegno unico universale sui figli a carico sotto i 21 anni, è necessario avere un ISEE in corso di validità. Questa è la regola generale che porterebbe teoricamente queste prestazioni a bloccarsi nel momento in cui l’ISEE di un nucleo familiare è scaduto. Va detto però che almeno per il mese di gennaio di ogni anno questo evento non si verifica e che quindi la corsa a rinnovare l’ISEE con le file ai CAF che da oggi si vedranno copiose, sono inutili. Naturalmente prima viene fatto il nuovo ISEE meglio è dal momento che finito gennaio da febbraio si inizierà a fare i conti con le problematiche inevitabili a cui andrà incontro chi non lo ha ancora rinnovato.

Cosa fare per fare le cose per bene

L’ISEE del 2023 fa riferimento ai saldi e alle giacenze medie dei conti correnti bancari, alle case e ai fabbricati detenuti dai componenti il nucleo familiare e ai redditi degli stessi, dell’anno 2021. L’ISEE scaduto il 31 dicembre appena passato invece faceva riferimento alle stesse cose ma dell’anno 2020. È evidente che cambiando questi dati cambia anche il valore dell’ISEE e in alcuni casi potrebbe cambiare anche il diritto alla fruizione di una misura o l’importo di ciò che dalla misura le famiglie percepiscono. Ripetiamo però che l’ISEE 2023 comincerà ad avere effetto probabilmente dalle mensilità di febbraio di queste prestazioni. Per gennaio in versione del tutto eccezionale l’INPS erogherà queste prestazioni basandosi sui dati dell’ISEE vecchio proprio per dare maggiore tempo ai beneficiari di queste prestazioni di rinnovare la certificazione.

Come fare ad ottenere l’ISEE

Per ottenere l’ISEE del 2023 bisognerà fare riferimento alle dichiarazioni dei redditi dello scorso anno che riguardano l’anno di imposta 2021. Allo stesso modo bisognerà munirsi di saldo e giacenza media dei conti correnti in banca o alle poste sempre del 2021. Per evitare errori bisogna ricordare agli addetti degli uffici che la certificazione di riferimento è quella 2021 perché altrimenti potrebbero mandare a casa i richiedenti pensando alle certificazioni del 2022 che probabilmente gli istituti non hanno ancora disponibili.