L’imu su case in affitto è un’ altra tassa che non piace proprio ai proprietari di casa, ecco quando si paga e come.
Imu su case in affitto, a chi spetta?
L’imu è l’imposta Municiaple propria che pagano i proprietari degli immobili. E’ un tributo istituito dal Governo Monti nella manovra Salva-Italia e si paga a livello comunale sul possesso dei beni immobiliari. Fa parte delle tasse sulla casa e ormai pesa sulle tasche degli italiani dal 2012 e fino al 2013 si è pagata anche sull’abitazione principale, poi è stata tolta per questi immobili. Com’è noto l’Imus non si paga solo sull’abitazione principale ad eccezione delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, detti anche immobili di lusso.
Ma se si possiede una seconda casa e questa è locata, occorre versare un’aliquota IMU di base dell’ 0.89%. Anche se si ricorda che l’Imu è un’imposta comunale per cui i singoli Comuni possono apportare delle variazioni. Infine la riduzione massima dello 0,4% è prevista sugli immobili locati anche non di natura abitativa.
Imu su case in affitto, gli sgravi possibili
Mettere in locazione un immobile può però fare risparmiare sull’imposta. Nessuna esenzione, ma solo una riduzione sul dovuto da pagare. Ad esempio se si sottoscrive un contratto di locazione a canone concordato si può godere dell’Imu ridotta del 75%. Ma occorre portare al comune copia contrattuale e l’apposita attestazione di conformità ottenuta tramite le associazioni di inquilini e proprietari.
Altra soluzione per risparmiare sull’Imu è data dal contratto di comodato. Se si ha immobili inagibili/inabitabili, con vincoli storici e artistici, o su cui è stato stipulato un comodato a figli o genitori, si ottiene di diritto una riduzione dell’IMU al 50%. Ma l’immobile deve essere destinato ad abitazione principale. Inoltre, sempre del 50% è lo sgravio per i pensionati che risiedono all’estero su immobili non locati o dati in comodato.
E’ possibile risparmiare anche sulla Tari
In ogni caso quando si loca un immobile si risparmia anche sulla Tari. La tassa sui rifiuti è la tassa relativa alla gestione dei rifiuti in Italia, destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore. Quindi se in un immobile abita un inquilino sarà lui a dover farsi carico di questa spesa.