Il credito di imposta Mezzogiorno spetta anche per i beni in lease back. A stabilirlo è l’Agenzia delle Entrate, in risposta all’interpello n. 404 pubblicato il 24 settembre 2020. Il tema centrale del documento di prassi è la determinazione dell’elemento di novità del bene, condizione fondamentale per trarre beneficio della manovra. L’Amministrazione finanziaria dà parere positivo, in quanto il requisito va valutato in sede di primo acquisto e non incide la successiva cessione del medesimo.
Credito di imposta Mezzogiorno: precisazione sul requisito di novità del bene
L’istante è un’azienda interessata a sapere se può godere del credito di imposta Mezzogiorno, introdotto dalla legge di bilancio 2016. Sebbene rientrino nella misura pure i beni acquisiti con contratti di locazione finanziaria, è opportuno puntualizzare se le merci soddisfino il requisito della novità.
Come spiega la compagnia, la tipologia in questione qualifica il bene “usato” pur trattandosi sostanzialmente di beni nuovi di fabbrica. Non sono mai stati impiegati dalla compagnia a fini produttivi, eccetto per le necessarie operazioni di collaudo e propedeutiche alla cessione alle imprese di leasing.
Richiamo alla Tremonti-ter
In contrasto con le circolari precedente emesse, stando alle quali l’agevolazione non spetta per gli investimenti in beni già impiegati a qualsiasi titolo, l’Amministrazione finanziaria accoglie la versione del contribuente. Il soggetto ha pertanto il diritto di fruire del credito di imposta Mezzogiorno. Una decisione motivata dall’AdE richiamando la Tremonti-ter, in materia di detassazione degli investimenti in macchinari.
Nel documento di prassi viene spiegato che l’agevolazione spetta pure nella circostanza in cui il bene oggetto dell’investimento formi oggetto di un contratto successivo di sale and lease back. In tale circostanza, la cessione non determina la revoca dell’incentivo. In pratica – precisa l’Agenzia delle Entrate – l’acquirente riceve l’aiuto, rilevando a nulla il sopravvenuto contratto di leasing, il quale non configura, per l’utente, un ulteriore investimento agevolabile.