Il governo Meloni con la nuova legge di Bilancio ha deciso di introdurre nel sistema una nuova sanatoria delle cartelle esattoriali. Si tratta di un provvedimento molto atteso da parte dei contribuenti italiani molti dei quali alle prese con le cartelle e i debiti. La rottamazione è solo una parte della tregua fiscale introdotta dal governo. Ma probabilmente è il provvedimento che più interessa i contribuenti visto che ha poche limitazioni e pochi di vincoli. Ma come funziona la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali e come fare è una domanda da approfondire.
Ecco come funziona la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali e come fare a sfruttarla
I contribuenti interessati dovranno produrre entro il 30 aprile 2023 (anche se la data deve essere ancora confermata al 100%), l’istanza di adesione alla nuova rottamazione delle cartelle. Si tratta di una misura che ricalca praticamente in maniera identica le vecchie rottamazioni delle cartelle, con sconti e tagli degli importi dovuti da parte dei contribuenti e con la possibilità di pagare ciò che si deve in comode rate. La rottamazione nelle cartelle del governo Meloni si chiama rottamazione quater. Quindi è la quarta volta che un governo provvede ad inserire una misura a favore dei contribuenti con sconti e agevolazioni.
Rate, sconti e tutti i vantaggi della sanatoria
La nuova rottamazione fa riferimento alle cartelle esattoriali diventate di competenza prima di Equitalia e adesso di Agenzia delle Entrate Riscossione nel periodo che va dal primo gennaio del 2000 al 30 giugno del 2023. Il format della rottamazione delle cartelle è sempre lo stesso. Si parte con il taglio delle sanzioni e degli interessi per ritardata iscrizione a ruolo. E la domanda da parte degli interessati serve per consentire all’Agenzia delle Entrate di determinare gli importi dovuti a titolo di rottamazione delle cartelle. Se il concessionario della riscossione accetta l’istanza da parte del contribuente, tutte le cartelle a carico del diretto interessato finiranno dentro la rottamazione. Sarà il contribuire a dover scegliere se pagare in unica soluzione o a rate. Il piano rateale massimo concedibile è pari a 18 rate per 5 anni.
Le rate e le scadenze
La prima rata del piano o la rata unica scadono il 31 luglio 2023. Con la prima rata per chi ha scelto la dilazione, il pagamento deve essere pari al 10% del debito complessivo. Anche la seconda rata deve avere un importo identico alla prima e scade il 30 novembre 2023. Il piano di rateizzazione prosegue con 4 rate annuali ognuna pari al 5% del debito complessivo. Le scadenze per il 2024, 2025, 2026 e 2027 sono il 28 febbraio il 31 maggio, il 31 luglio ed il 30 novembre di ciascun anno.