La procedura con cui i cittadini potranno chiedere la rottamazione delle cartelle ormai è partita. si tratta della procedura telematica chiamata definizione agevolata delle cartelle. Bisognerà collegarsi al sito dell’Agenzia delle entrate riscossione e produrre istanza indicando ogni singola partita delle cartelle esattoriali. Ma di cosa si tratta e come si farà domanda?
La rottamazione delle cartelle esattoriali, ecco la procedura sul sito dell’ADER
Partita la quarta operazione di rottamazione nelle cartelle esattoriali, con il via alle domande. Perché la misura introdotta dal governo Meloni e che fa parte della cosiddetta tregua fiscale è una misura che necessita come sempre, di una istanza da parte dei contribuenti. Infatti per la cancellazione d’ufficio delle cartelle esattoriali fino a € 1.000 e passate all’affidamento all’Agente della riscossione entro il 2015 non ci vorrà nessuna domanda. Così come non ci vorranno le domande per lo stralcio delle cartelle di quegli enti locali che hanno detto di sì alla sanatoria, per la rottamazione serve l’istanza.
Le rate, le scadenze e cosa fare
Per la rottamazione delle cartelle bisogna presentare istanza. Deve essere il contribuente ad inoltrare la domanda all’Agenzia delle entrate riscossione indicando quali cartelle andranno rottamate tra quelle presenti nel suo estratto di ruolo. Poi bisognerà indicare ogni singola partita della cartella da rottamare. Perché ci possono essere delle cartelle cumulative. Infine bisogna chiedere il numero di rate che si vorranno utilizzare per il rientro.
Le date della rottamazione delle cartelle
La domanda va presentata entro il 30 Aprile. Stando al crono programma dell’Agenzia delle entrate riscossione, l’ente dovrebbe rispondere al contribuente entro il 30 giugno. Una volta arrivata la risposta positiva all’istanza, il contribuente dovrà versare la prima rata tra quelle concesse entro il 31 luglio 2023. Questa data è anche quella del pagamento unico per coloro i quali hanno deciso di pagare tutto in unica soluzione. Inoltre va ricordato che per i pagamenti dilazionati a partire dalla seconda rata che scade il 30 novembre 2023 saranno caricati gli interessi del 2%. Naturalmente con la rottamazione il debito maturato e scontato per le sanzioni e per gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo.