Coloro i quali, entro il 31 ottobre, non abbiano provveduto al versamento dei 90 euro per il canone Rai rischiano una sonora multa. Il mancato pagamento della tassa direttamente addebitata sulla bolletta della luce è punita con sanzioni amministrative in grado di arrivare fino a 5 volte tanto la somma del medesimo canone.
Canone Rai in bolletta
Hanno l’obbligo di corrispondere il canone Rai i titolari di utenza elettrica, in possesso di almeno un televisore. Come sottolineato dal Fisco, è tenuto alla corresponsione della tassa chiunque detenga un apparecchio televisivo. Per tale si intende un apparecchio capace di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale satellitare o digitale terrestre, direttamente – poiché costruito con ciascun componente tecnico necessario – oppure mediante sintonizzatore esterno o decoder.
Al fine di evitare i mancati pagamenti del contributo al servizio radiotelevisivo pubblico, il canone viene addebitato dal 2016 direttamente in bolletta, con la detenzione “presunta” di un apparecchio tv presso la propria abitazione, laddove si disponga di un allacciamento alla corrente elettrica.
Pertanto, si addebita in maniera automatica il canone in bolletta, nel periodico che da gennaio va fino a ottobre. La Legge di Bilancio ha confermato che l’importo del canone è di 10 mensilità (gennaio-ottobre) anche per l’anno in corso e per il 2021 non sono in programma accorgimenti. In sostanza, gli utenti di una fornitura elettrica si troveranno in bolletta il costo della luce più 9 euro mensili di canone Rai.
Cosa succede se non si paga
Non riconoscere il canone Rai è di conseguenza davvero complicato. Eppure, c’è chi tenta di evaderlo pagando il bollettino in bianco con esclusivamente la parte attinente alla fornitura della luce. La società erogatrice della corrente elettrica ha l’onere di notificare il mancato pagamento del canone da parte del cliente al fisco italiano. Laddove la comunicazione non venisse fatta sono previsti 30 euro di multa all’anno per ciascuna omessa segnalazione.
Ovviamente, chi corre i maggiori rischi sono gli utenti stessi, perseguibili con una multa che va da un ammontare minimo di euro 200 ad un massimo di euro 600 circa. Difatti, pr chi ha evaso il pagamento del canone in bolletta oppure non abbia provveduto a sborsare, entro il 31 gennaio, il complessivo importo attraverso il modello F24, sono stabilite sanzioni pecuniarie sino a sei volte l’importo complessivo del canone medesimo.
Ma non finisce qua. Oltre alla sanzione amministrativa si è peraltro passibili di conseguenze penali, qualora si falsifichi l’autocertificazione, oppure la dichiarazione di non possesso di un televisore nel proprio domicilio. Il reato, riguardante la violazione della legge n. 445 sull’autocertificazione, può comportare fino a 2 anni di reclusione in carcere.
Dunque, è fondamentale prestare notevole attenzione perché, in caso contrario, è possibile incappare, pure involontariamente, in tali sanzioni. Ad esempio, rischiano di subire la multa i contribuenti in possesso di un apparecchio tv in casa ma non titolari di un’utenza di energia elettrica. Stando alle direttive contenute nel nuovo quadro legislativo pure loro hanno l’onere di versare, tramite modello F24, il canone Rai, entro il 31 gennaio. C’è poi chi non ha ricevuto l’addebito del canone in bolletta, come ad esempio gli abitanti sulle isole, non allacciate alla rete elettrica nazionale, ad ogni modo tenuti al pagamento mediante F24.
Chi non deve pagare e chi è esentato
Comunque ci sono delle persone esentate o non tenute al pagamento del canone Rai, se in possesso di determinati requisiti. Nella prima categoria figurano gli Over 75 con un reddito pari o inferiore a euro 6.713 o laddove abbiano badanti, colf e collaboratori domestici fissi. Sono esenti anche certe categorie che godono di convenzioni internazionali.
Non è, invece, tenuto al pagamento chi non abbia tv in casa e presenti l’apposita autodichiarazione. Non rientrano tra gli apparecchi tv i pc e i tablet che permettono comunque di accedere ai contenuti mandati in onda dalla Rai in chiaro.