Per parlare di conferma ufficiale bisognerà, ovviamente, attenderne la relativa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Secondo però le ultime dichiarazioni il superbonus del 110 per cento verrà prorogato di ben altri tre anni, fino al 2023.
Le detrazioni fiscali sono state introdotte proprio quest’anno, mediante il decreto Rilancio (decreto-legge n. 34 del 2020), convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 2020.
A darne direttamente conferma il Movimento 5 Stelle, che ha anticipato l’approvazione di un emendamento alla manovra di bilancio che rinnovi quanto reclamato in massa, e a gran voce, dagli operatori edili. Una proroga di importanza cruciale per concedere un maggiore margine di manovra, specialmente alla luce dell’emergenza epidemiologia, per il godimento di un incentivo fiscale che potrebbe essere sul serio determinante per il rilancio dell’intero settore.
Ingrana il superbonus del 110 per cento
A dispetto di un quadro normativo poco consono, il dato di fatto è che, risolti i problemi di avviamento, il superbonus del 110 per cento è realmente in grado di risultare un toccasana per il mondo dell’edilizia, trainando pertanto l’economia nazionale. Perché abbiamo parlato di “quadro normativo poco consono”? Per le infinite lungaggini, un tipico modo di fare all’italiana, causa di vari disagi. In tale contesto, si è reso opportuno lasciar correre 139 giorni per la pubblicazione del decreto Rilancio in Gazzetta Ufficiale, ossia 4 mesi e mezzo in cui professionisti, imprese e contribuenti sono rimasti in attesa di certezze.
Sulla pagina Facebook del Movimento 5 Stelle è stato pubblicato un post ad hoc. Si tratta di un importante investimento sul futuro dell’Italia su cui si sono sempre battuti, rimarcano i grillini. Con il provvedimento l’esecutivo mira a migliorare la qualità della vita di milioni di italiani, facendoli risparmiare con numerosi lavori a costo zero e con bollette che si riducono fino al 60-70 per cento. I benefici – prosegue il messaggio divulgato in rete – sono evidenti e riscontrabili su svariati fronti: rendono più sicuro ed efficiente il patrimonio edilizio e più belle le città; rilanciano l’edilizia e l’indotto portando ad un incremento dei posti di lavoro nel settore; riducono la propagazione di sostanze nocive nell’aria, contribuendo a raggiungere gli obiettivi prefissati sul clima dagli accordi di Parigi.
In conclusione, il Movimento 5 Stelle sottolinea come, stabilizzando fino al 2023 il superbonus del 110 per cento in sintonia con le imprese, fanno bene all’economia, all’ambiente ed alla salute dei cittadini. I pentastellati promettono battaglia affinché l’emendamento passi in Parlamento.