Fotovoltaico sono disponibili dei nuovi contributi per l’istallazione degli impianti, ecco chi sono i fortunati
Il fotovoltaico è la scelta su cui punta la Comunità europea per la produzione di energia elettrica. Anche in Italia c’è grande fermento, puntando soprattutto al Sud Italia, in cui la pioggia non sembra essere di casa. Per i privati l’unica soluzione per l’istallazione degli impianti fotovoltaici prevede la possibilità della detrazione delle spese grazie il superbonus oppure l‘ecobonus.
E così sono tantissime le idee per produrre energia, dagli impianti montati sui tetti delle case o dei parcheggi, ai mini impianti da balcone, insomma sono tante le proposte. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha emanato un decreto che prevede il “doppio incentivo”, ma solo per alcuni fortunati.
Fotovoltaico, in cosa consiste l’agevolazione?
Arrivano doppi incentivi e una parte a fondo perduto, ma in particolar modo nel settore agrivoltaico. Consiste nel produrre energia rinnovabile tramite i pannelli solari senza sottrarre terreni produttivi all’agricoltura e all’allevamento, ma bensì andando ad integrare le due attività. Per farlo, come già detto, arrivano gli incentivi statali.
Installando pannelli solari sollevati da terra e in grado di ruotare si potrà usufruire di un incentivo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili e di una tariffa incentivante. Ok dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica allo sblocco di fondi PNRR per la realizzazione di numerosi progetti.
Chi può richiede l’incentivo?
ll contributo a fondo perduto potrà essere chiesto da imprenditori del settore, cooperative agricole, consorzi, società, associazioni, che parteciperanno alle aste pubbliche attraverso meccanismi precisi.
È però indispensabile che per tutto il periodo di vita utile degli impianti siano monitorati il microclima, il risparmio idrico, il recupero della fertilità del suolo, la resilienza ai cambiamenti climatici e la produttività agricola per i diversi tipi di colture.
L’accesso agli incentivi per gli impianti agrivoltaici avviene attraverso la partecipazione a procedure pubbliche, distinte in registri e aste, bandite dal GSE nel corso del biennio 2023-2024.