Cambia il reddito di cittadinanza, e la formazione diventa un elemento essenziale per avere il contributo, ecco come.
Cambia il reddito di cittadinanza, ulteriore stretta
Il reddito di cittadinanza sta per cambiare volto, almeno così viene detto da più settimane. Il Ministro del Lavoro Marina Calderone punta alla sostituzione del reddito di cittadinanza. Il nuovo supporto ai non occupati si chiamerà Mia (Misura di inclusione attiva).
Il nuovo strumento che sostituirà il Reddito di cittadinanza avrà un importo mensile pari a 500 euro e ridotto a 375 euro per i soggetti occupabili, che verrà integrato al programma di formazione GOL (Garanzia occupazione lavoro)
L’importanza della formazione, per chi può farla
Elemento essenziale del nuovo contributo Mia è la formazione. Infatti coloro che riceveranno la nuova misura avranno l’obbligo di prendere parte ad un corso di formazione o riqualifica professionale della durata almeno semestrale. Per coloro che si rifiutano su segnalazione del centro impiego, potrebbero perdere ogni diritto sul contributo.
Ma attenzione la formazione obbligatoria è solo per chi la può fare, quindi sono gli occupabili. Non rientrano gli inabili, gli over 60 o i disabili, com’è facile da intuire. Per queste categorie continuerà a funzionare regolarmente.
Differenza tra reddito di cittadinanza e Mia
La differenza tra reddito di cittadinanza e Mia è molto chiara. Con il reddito di cittadinanza il corso di formazione è obbligatorio solo se segnato dal centro per l’impiego. Mentre con la nuova misura d’inclusione attiva potrebbe diventare un requisito necessario per l’ottenimento dell’accredito e quindi il rimborso spese per la formazione.
Si ricorda che a seguito della formazione potrebbe arrivare anche un’offerta di lavoro. In questo caso viene meno il sussidio se si rifiuta anche solo un’opportunità. Lo scopo è proprio quello di far alzare dalle poltrone chi ha la possibilità di svolgere un lavoro equo e pagamento come per legge.