Il bonus prima infanzia spetta a tutte le famiglie che hanno un bimbo con età fino a 6 anni, ecco i dettagli.
Bonus prima infanzia, a chi spetta?
Crescere un bambino è un atto d’amore. ma anche uno sforzo economico non indifferente. Così molti Comuni italiani puntano al bonus infanzia per aiutare le famiglie residenti. Si tratta di un Voucher per le famiglie che hanno un figlio con età minore a sei anni.
Il voucher ha un valore massimo di 200 euro. Anche se però è libera scelta dal comune di residenza, stanziare importi maggiori per la nascita dei nuovi piccoli residenti. Tuttavia il bonus non si cumula alle agevolazioni per le famiglie che hanno bambini che vanno a scuola o con il bonus asilo nido.
Come presentare la domanda?
Il bonus prima infanzia può essere richiesto solo al comune in cui ha la residenza, se aderisce alla misura a sostegno della famiglia. Quindi occorre contattare il proprio Comune e chiedere la modalità per presentare la richiesta. Anche perché è proprio il comune a scegliere la modalità di erogazione del servizio.
Infatti i Comuni possono decidere se dare un bonus spendibile per le spese indicate dalla delibera comunale, oppure sotto forma di rimborso delle spese effettuate. E quindi in questo caso è opportuno consegnare tutte le ricevute comprovanti gli acquisti fatti.
Alcuni esempi di spese che possono rientrare
Ad esempio, per alcuni Comuni aderenti, il voucher prima infanzia può essere utilizzato per le seguenti spese:
- baby yoga;
- acquisti prodotti in baby sanitaria;
- nuoto baby;
- attività fisico-motoria svolta in gravidanza;
- massaggio infantile;
- riduzione della retta del nido, micro nido o nido famiglia.
Ogni comune può anche stabilire un valore diverse dell’Isee al di sotto del quale è possibile presentare la domanda per il sussidio. E’ il comune a definire importi e fasce di redditi differenti, visto che è l’ente a erogare il voucher e non l’INPS.
