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Bonus Asilo Nido 2023: ecco a chi spetta

Il bonus asilo nido è stato rinnovato anche per quest’anno. Come riporta il sito Inps, è possibile richiederlo per due motivi diversi. Eccoli spiegati di seguito:

  • il primo motivo è il pagamento di rette mensili relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati. Una volta pagate le rette, l’Inps le rimborserà con un accredito;
  • il secondo motivo è l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione a favore di bambini, al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche.

Per ottenere il bonus asilo nido, sono necessari alcuni requisiti, fra cui specifici livelli di Isee minorenni. L’iniziativa di rinnovare questo bonus è pensata per sostenere le famiglie italiane davanti al carovita che è palpabile tutti i giorni: dal supermercato o dal benzinaio poco cambia, i prezzi sono schizzati alle stelle in ogni settore.

Le soglie per il bonus asilo nido

Questo provvedimento è stato stabilito dalla legge n.232 dell’11 dicembre 2016. All’articolo 1 si stabiliva infatti che ai figli nati dal 1° gennaio 2016 spettasse un contributo di massimo 1.000 euro, per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. Solo nel 2019, l’importo è stato aumentato a 3 mila euro, ma solo sulla base di Isee minorenni fino a 25 mila euro. La soglia di mille e cinquecento euro è invece riservata per coloro che hanno un Isee oltre i 40 mila euro.

Per fare domanda è necessario consultare la circolare Inps 14 febbraio 2020, n. 27. Il bonus è corrisposto direttamente dall’Inps su domanda del genitore

Come detto, oltre agli asili nido pubblici, rientrano nel bonus asilo nido anche quelli privati ed autorizzati. Per “Asili nido privati autorizzati” si intendono le strutture che hanno ottenuto l’autorizzazione all’apertura e al funzionamento da parte dell’ente locale competente. Sono perciò escluse dal rimborso le spese sostenute per servizi all’infanzia diversi da quelli forniti dagli asili nido (spazi gioco, pre-scuola, ecc)