Se il discorso cade sui bonus ristrutturazione sorge un “amletico” dubbio: la cessione del credito riguarda anche lavori passati? La questione, evidentemente finora poco chiara a buona parte della popolazione, ha trovato risposta. In merito alle novità previste dal Decreto Rilancio, fa chiarezza l’Agenzia delle Entrate.
Bonus ristrutturazione accompagnato da due strumenti
Prima di entrare nello specifico sull’argomento, ricordiamo come il superbonus del 110 per cento sia accompagnato da due strumenti:
- lo sconto in fattura;
- la cessione del credito.
Davanti a questo bivio, il contribuente avrà modo di stabilire se recuperare prima la detrazione fiscale spettante; oppure, nel caso di sconto in fattura, ridurre l’esborso monetario necessario all’esecuzione dell’intervento. Voce in capitolo la possiede la stessa impresa, la quale avrà facoltà di cedere il credito acquisito alle banche.
Tale opzione è applicabile pure ai lavori rientranti nel bonus ristrutturazione, ma (e qui c’è la brutta notizia) solo relativamente al biennio 2020-2021. Per le attività risalenti agli anni passati, l’unica via di recupero del bonus Irpef è la detrazione decennale. Meglio mettersi dunque l’anima in pace e abbandonare le speranze.
L’art. 121 del Decreto Rilancio aveva creato confusione
Aveva creato confusione l’art. 121 del Decreto Rilancio. Proprio partendo da qui l’Amministrazione finanziaria, in risposta ai quesiti dei cittadini, delimita chiaramente l’ambito applicativo della misura.
Secondo quanto pubblicato sul sito FiscoOggi, non è possibile beneficiarne con riferimento agli anni antecedenti. La cessione del credito è riconosciuta per le spese effettuate nel 2020 e nel 2021 in relazione ai seguenti lavori:
- installazione di impianti fotovoltaici;
- efficienza energetica;
- adozione di misure antisismiche;
- recupero del patrimonio edilizio;
- restauro o recupero della facciata degli edifici esistenti;
- installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
Un lungo elenco, molto stringente per quanto riguarda l’arco temporale in cui è permesso cedere il credito d’imposta. Si parla esclusivamente del 2020 e del 2021, senza eccezioni.