Vuoi per lo smart working, l’arretratezza tecnologica dell’Italia rispetto ad altri Paesi europei nonché la crisi economica, il bonus pc e internet fa parecchio gola. La manovra persegue precisi obiettivi, su tutti quelli di:
- rilanciare la competitività del nostro Paese;
- ridurre le differenze sussistenti tra famiglie disagiate e non a livello di digitalizzazione.
In molti chiedono maggiori informazioni a proposito del bonus pc e internet. Nonostante il Governo abbia pubblicato sui portali istituzioni alcune direttive, rimangono delle “zone grigie”. Ovvero degli aspetti tuttora poco chiari, in quanto non affrontati in maniera diretta dalle autorità competenti. Una domanda ricorrente è se l’agevolazione sia usufruibile pure riguardo all’acquisto di computer usati.
Bonus pc: i voucher stanziati
Prima di approfondire la questione, richiamiamo i dettagli già comunicati in passate occasioni. Il voucher avrà importo diverso in base al reddito Isee delle famiglie richiedenti. In particolare, spetterà un bonus pc e internet di:
- 500 euro a nuclei familiari con reddito Isee fino a 20 mila euro, di cui 300 a titolo di contributo per computer o tablet, e 200 per connessione veloce;
- 200 euro a nuclei familiari con reddito Isee fino a 50 mila euro, unicamente per la connessione veloce ad almeno 30 Mbps.
Ad ogni modo, entrando nel merito della domanda, il bonus pc e internet è utilizzabile esclusivamente per l’acquisto di un computer nuovo o la richiesta di uno in comodato d’uso.
Rottamazione, libertà al singolo negoziante: la legge sorvola completamente sull’argomento
Nulla toglie, però che, dovendo l’utente finale impiegare i tipici canali commerciali, si possa proporre la rottamazione del vecchio “elaboratore” per strappare uno sconto ulteriore. L’eventuale accettazione o meno dipenderà solo dal negozio cui ci si rivolge, poiché l’incentivo non prevede niente in riferimento ad esso. In futuro si adotteranno dei correttivi a tal proposito oppure vigerà la completa libertà?
