Per la sanatoria delle cartelle anche il bollo auto ha discrete possibilità di essere sanato. Parliamo naturalmente di bollo auto non pagato, che nel frattempo è diventato cartella. Per i bolli auto affidati all’Agente della Riscossione entro il 2015, lo stralcio è una soluzione. Grazie alla nuova Legge di Bilancio le novità per gli automobilisti che non hanno versato il bollo auto, sono importanti. Tra stralcio e rottamazione delle cartelle però, qualcosa da chiarire c’è.
La rottamazione delle cartelle esattoriali
La rottamazione consente di definire in maniera agevolata le cartelle esattoriali a prescindere dagli importi. Tutte le cartelle divenute ruolo entro il 30 giugno 2022, potranno essere rottamate. Significa che si potranno pagare queste cartelle a rate (massimo 18 rate trimestrali dal 2023 al 2027) e con sconti su sanzioni e interessi oltre che per gli aggi della riscossione. Anche per il bollo auto, la rottamazione è possibile sempre e comunque, anche se il bollo spetta alle Regioni.
L’anomalia dello stralcio e i chiarimenti che mancano
Per lo stralcio invece, serve l’adesione dell’ente locale. Pare che come per i Comuni anche per le Regioni, doveva essere l’ente a far rientrare i propri cittadini nello stralcio automatico delle cartelle. Che dal punto di vista tecnico, azzera sanzioni e interessi in maniera automatica e senza domanda (cosa che invece per la rottamazione è necessaria). Le cartelle che rientrano nello stralcio sono quelle affidate alla riscossione tra il 2000 ed il 2015. Spesso alcune sentenze dei Giudici hanno sancito che il bollo auto ha natura erariale, anche se di competenza di un enter locale. Ad occhi quindi, rottamazione e stralcio possono sembrare la stessa cosa. Per esempio, se una Regione ha deciso di non aderire allo stralcio, e quindi di non accettare la cancellazione di interessi e sanzioni in maniera automatica, lo stesso bollo può essere inserito dal contribuente nella rottamazione delle cartelle. Anomalie che man mano che passano i giorni, l’Agenzia delle Entrate Riscossione dovrà provvedere a risolvere. Magari rispondendo alle FAQ che quotidianamente gli utenti ed i contribuenti inviano al Fisco e al concessionario alla riscossione.