Vi è mai capitato di vedere la banconota da 10 Lire Impero? È conosciuta anche con il nome di Biglietto di Stato da 10 Lire coniato sotto il regno del Re Vittorio Emanuele III. Andiamo a vedere com’è fatta e qual è il suo valore oggi nel mondo del collezionismo.
Tutti la chiamano banconota da 10 Lire Impero, ma è più corretto definirla Biglietto di Stato, poiché è stata stampata dall’Istituto Poligrafico italiano e non dalla Banca d’Italia. L’esemplare è stato stampato dal 1935 al 1944. Ha dimensioni di 98×64 millimetri.
Nella facciata frontale troviamo, verso sinistra, due fasci littori con al loro interno il ritratto del busto del Re Vittorio Emanuele III rivolto verso destra e con indosso una divisa militare. Nella facciata posteriore, invece, troviamo il busto della Dea Atena. In entrambi i lati, al centro, c’è il valore nominale della banconota, ossia LIRE 10. Infine, è presente un riquadro bianco con una filigrana: in contro luce è possibile notare una moneta siracusana. Il numero si serie della banconta è riportato nella facciata posteriore.
Qual è il valore della banconota da 10 Lire Impero?
Sappiamo molto bene che in campo numismatico il valore della banconota dipende da due fattori principali. Il primo è lo stato di conservazione, poiché una banconota strappata e rovinata non potrà mai avere lo sesso valore di una in ottimo stato di conservazione. Il secondo è il numero di serie. I collezionisti amano le prime serie, i numeri particolari e progressivi e quelli sostitutivi. Ma nel caso di questa banconota da 10 Lire, sarà sufficiente controllare soltanto l’anno di stampa. Andiamo a vedere più nel dettaglio:
- 1938: una banconota i Fior di Stampa può arrivare a valere fino a 80 euro. Se circolata ma in buono stato di conservazione, scendiamo a 20 euro.
- 1935-1939- 1944: una banconota in Fior di Stampa può arrivare a valere fino a 35 euro.