Come abbiamo ripetuto innumerevoli volte, la Zecca di Stato italiana ha dedicato, nel corso della storia, moltissime monete a personaggi o avvenimenti storici di particolare spicco della nostra storia. Oggi vogliamo approfondire il discorso legato alla moneta da 500 lire centenario dell’Unità d’Italia.
Il nostro paese ha raggiunto l’Unità il 17 marzo del 1861. A cento anni da quella storica data, si è deciso di celebrare la ricorrenza coniando una moneta commemorativa.
I primi esemplari vennero quindi coniati nel 1961. La Zecca continuò a produrre questa moneta anche nei successivi due anni, ma l’anno riportato sulla moneta stessa rimase comunque il 1961.
La moneta è composta in argento 835%, ha un diametro di 29 millimetri ed un peso di 11 grammi. Sul bordo della moneta compare la scritta commemorativa “1° Centenario dell’Unità d’Italia”.
Sulla facciata del dritto troviamo la scritta “Repubblica Italiana” e, al centro, la raffigurazione d’Italia Turrita seduta su un capitello, con il volto rivolto verso sinistra e con in mano un elmo ed un ramoscello di ulivo. In basso compare la firma dell’autore della moneta, Guido Veroi.
Nella facciata del rovescio, invece, è raffigurata una quadriga in corsa guidata da un Auriga. In alto c’è la data dell’Unità d’Italia, ossia il 1861. In basso compare la data del centenario, ovvero il 1961. Ancora più giù c’è il valore nominale della moneta (500 lire) e la R della Zecca di Roma.
Valore della moneta da 500 lire centenario dell’Unità d’Italia
Il suo valore, come sempre, varia a seconda dello stato di conservazione della moneta. In condizioni splendide, quindi ottime seppur non perfette, può valere fino ad 8 euro. Mentre, in condizioni di Fior di conio, può valere intorno ai 15 euro.
Attenzione però, perché negli anni è stato commesso un errore di conio durante il ciclo di produzione. Lo stampo non ha riportato la rigatura sul bordo che quindi, in questo caso, risulta liscio. I collezionisti sono alla costante ricerca di questi pezzi e sarebbero disposti a spendere delle cifre ragguardevoli per uno di loro.