L’inverno è ormai dietro l’angolo e il timore di un nuovo boom di casi positivi al Coronavirus si è tramutato in realtà. Per cui, complice anche la riapertura degli istituti scolastici, le strutture ospedaliere sono sempre più in sofferenza nel gestire i vari casi in tempo utile. D’altra parte, gli esborsi economici da sostenere per eseguire gli accertamenti del caso presso centri privati sono troppo onerosi. Pertanto è essenziale aprire nuovi varchi. A provarci è Federfarma, cioè la Federazione Nazionale Unitaria Titolari di Farmacie. Andiamo a vedere più da vicino quali Regioni hanno attivato con Federfarma test sierologici e tamponi gratis nelle farmacie.
Lombardia
Tra le Regioni più colpite dall’epidemia, la Lombardia ha dato ufficialmente il via alla campagna “Non abbassiamo la guardia”. Da inizio ottobre, il camper di Federfarma Brescia sta girando, con questo nome suggestivo, l’intera provincia. Lo scopo è effettuare tamponi e test sierologici ai cittadini. 27 sono le tappe in programma, dislocate in 20 località del territorio. Contestualmente, Bergamo è ai blocchi di partenza con un’analoga iniziativa.
Piemonte
A Torino e nel resto del Piemonte il sistema di prenotazione in farmacia dei tamponi stenta ancora. Il problema è che c’è carenza di personale, mancano ovvero gli infermieri addetti a prestare tale servizio. Dei 300 infermieri utili per cui sono state avviate le ricerche di candidatura, sembra siano state reperite appena 10 disponibilità.
Trentino
Per quanto riguarda la Provincia autonoma di Trento sono state stanziate risorse pari a 1 milione e 200 mila euro solamente per i mesi di novembre e dicembre 2020. Ciò è quanto apprendiamo nella homepage di Federfarma. I test antigenici rapidi, con oneri a carico del Servizio sanitario provinciale, saranno praticabili presso le farmacie convenzionate desiderose di aderire all’iniziativa. Questo è in sintesi l’accordo sottoscritto a Trento tra l’ASL (Azienda sanitaria locale) e le farmacie, pubbliche e private, del territorio. In particolare, l’accordo dispone che dei prelievi se ne occupi personale infermieristico, all’interno delle farmacie. Un qualcosa di concretamente attuabile esclusivamente nel caso in cui le strutture abbiano in dotazione locali separati e ingressi differenziati. Altrimenti, i test saranno svolti all’esterno, in modalità “drive-through”. Al tampone naso-faringeo per ricerca Covid-19 è permesso dunque accedere direttamente in auto, senza scendere dal proprio veicolo, con altri mezzi oppure a piedi.
Qualora i test siano eseguiti all’interno dei rispettivi centri, le fermacie avranno naturalmente il compito di rispettare rigorosamente tutti i protocolli di sicurezza, in modo da assicurare idonee procedure di sanificazione al termine di ciascun prelievo.
Emilia Romagna
Altre quattro Regioni si sono aggiunte dopo di lei. Il merito però di aver indicato la via va riconosciuto all’Emilia Romagna. Sulle sue orme vari enti locali hanno deciso di compiere rilevanti passi in avanti. Difatti, stanno avviando i test sierologici rapidi nelle farmacie: in appena 15 minuti, arriva il “verdetto”. Vale a dire si riesce a sapere se una persona abbia o meno sviluppato i necessari anticorpi prodotti dal sistema immunitario.
Umbria
È abbastanza recente il nuovo accordo sottoscritto da Federfarma Umbria con la direzione regionale sanitaria del territorio. Il fine perseguito è dare avvio allo screening gratuito dei test sierologici in farmacia per gli studenti e le relative famiglie, se asintomatici. Ad oggi sono 30 mila i c.d. test qualitativi, ossia i pungidito, messi a disposizione dalle farmacie private aderenti a Federfarma dalla protezione civile regionale.
Naturalmente, servirà una prescrizione del proprio medico di base o del pediatra, a cui andranno inviati i referti. Per prendere appuntamento sarà sufficiente recarsi in una delle farmacie aderenti presentando la ricetta.