La sospensione della patente è una sanzione che scatta solamente nel caso in cui si siano commesse gravi infrazioni al Codice della Strada, tuttavia è una possibilità meno rara di quanto sia possibile immaginare. Difatti, la licenza di guida finisce spesso congelata per un arco di tempo nel complesso breve, anche se tutto è relativo. Solamente nel momento in cui la violazione viene reiterata nel giro di due anni o se il comportamento è stato talmente pericoloso da mettere a repentaglio l’incolumità propria e altrui, il provvedimento accessorio può prevedere una significativa durata fino a spingersi ad un anno e mezzo e oltre. Ciò che andremo a vedere nel prosieguo è quando c’è la sospensione della patente per 18 mesi.
Il termine corretto è sanzione accessoria, detto così perché la sospensione della patente non viene da sola applicata dinanzi ad una infrazione del Codice della Strada né è tantomeno quella principale prevista se il conducente commette la scorrettezza. È, invece, aggiuntiva alla sanzione amministrativa. Segno che colui che si è messo al volante si è reso autore di un’azione di una tale gravità da rendere il mero versamento della multa non sufficiente come deterrente.
In rare circostanze, si arriva ad un anno e mezzo di blocco del permesso di guida, ciò però non toglie che talvolta succeda. La sanzione può scattare anche per altri motivi, non per forza legati ad una determinata condotta di guida. Nei paragrafi seguenti andremo a vedere appunto quali sono le casistiche in oggetto e quali altri periodi sono previsti dalla normativa.
Perché scatta la sospensione della patente
Il Codice della Strada stabilisce la sospensione della patente in varie circostanze. Quella più comune è quando si commette una violazione tale da “congelare” per un certo lasso di tempo la licenza di guida, a seconda della gravità dell’azione. È ciò che si dice sanzione accessoria, da sommare a quella amministrativa.
La patente può essere, inoltre, sospesa in un’altra ipotesi, ovvero se l’automobilista ha temporaneamente perso i requisiti per guidare, ad esempio a causa di una patologia. La circostanza in questione viene determinata in occasione di accertamento sanitario per la revisione o la convalida del permesso. Qui, la sospensione della patente scatta finché il soggetto richiedente non ottiene un certificato medico in cui si comunichi che il problema è stato risolto e che può mettersi nuovamente alla guida.
Quando sono sanciti i 18 mesi
Qualora la patente sia stata sospesa a causa della mancanza momentanea dei requisiti fisici e/o psicologici, la durata – come abbiamo appena riportato – è pari al periodo occorrente a recuperare le facoltà perdute. Dunque, non è consentito stabilire con esattezza per quanto tempo il permesso rimane sospeso: dipende dalla capacità di recupero dell’interessato e dalla patologia.
Lo scenario muta se la patente viene sospesa a un’automobilista per una violazione del codice stradale. Il legislatore dispone dei periodi di sospensione in relazione alla gravità dell’infrazione commessa. La sospensione per 18 mesi figura tra le sanzioni accessorie più gravi, solitamente correlata alla c.d. recidiva, vale a dire alla stessa violazione commessa per una seconda volta nell’arco di 2 anni.
Sospensione per incidente stradale
Laddove il guidatore abbia causato un incidente stradale per una seconda volta nell’arco di due anni per non aver rispettato la distanza di sicurezza ed abbia provocato ai veicoli dei danni ingenti, la sospensione della patente va da uno a tre mesi. Lo stop può salire a 2 anni se si registrano delle lesioni personali e fino a 4 anni in caso di omicidio colposo.
Restando nell’ambito dei sinistri stradali, l’altro caso in cui si può arrivare a 18 mesi di sospensione della patente è quello in cui la persona al volante evita di fermarsi dopo aver provocato l’incidente. In tale occasione, scatta pure la sospensione fino a 5 anni, in base alla gravità del caso.
Guida in stato di ebbrezza
Chi ha bevuto parecchio prima di guidare è passibile di sospensione della patente di 18 mesi e anche oltre. In tal caso la sanzione varia in relazione ai valori rilevati dall’alcooltest:
- tra 0,5 grammi per litro di sangue a 0,8 g/l: sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Ma se il guidatore che ha bevuto causa un incidente, la sospensione aumenta a 2 anni;
- tra 0,8 e 1,5 g/l: sospensione da 6 mesi a 1 anno;
- oltre 1,5 g/l: sospensione da 1 a 2 anni.
Per i neopatentati vale un discorso a parte. Difatti, hanno il dovere di guidare con il tasso pari a zero, ossia senza aver toccato una sola goccia di alcool. La guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti è punita con la sospensione della patente va da 1 a 2 anni.
Sospensione per eccesso di velocità
Quando l’autovelox rileva per due volte un eccesso di velocità compreso tra i 40 e i 60 km/h la licenza di guida viene sospesa fino a 18 mesi. Se, ad esempio, in città, quando il limite di velocità è di 50 km/h, si circola tra i 90 e i 110 km/h, la prima volta scatta la sanzione accessoria della sospensione della patente da 1 a 3 mesi, ma se nell’arco del successivo biennio l’infrazione viene commessa una seconda volta, la sospensione va un minimo di 8 a un massimo di 18 mesi. Lo stesso può accadere a chi viene beccato a oltre i 150 km/h in superstrada con il limite di 110 km/h oppure al di sopra di 170 km/h in autostrada con il limite di 130 km/h. Chi partecipa ad una corsa clandestina – tra le varie cose – rischia la sospensione della patente da un minimo di 1 a un massimo di 3 anni.
Presentazione ricorso
In questo articolo ci siamo focalizzati unicamente sulle irregolarità che possono comportare una sospensione della patente fino a 18 mesi e oltre. Per quanto riguarda la possibilità di presentare ricorso, il conducente ha l’onere di sottoporlo al Giudice di Pace o al Prefetto rispettivamente entro 30 o 60 giorni dalla notifica. Non è ammesso interpellare il Prefetto se:
- è già stato presentato ricorso al Giudice di Pace;
- i termini della contestazione o della notifica del verbale sono stati superati;
- è già stata pagata la sanzione amministrativa (il verbale si considera accettato);
- sul verbale manca il nominativo di chi ammette di essersi trovato alla guida del mezzo al momento dell’infrazione;
- la violazione ha delle implicazioni penali e l’Autorità giudiziaria è chiamata a intervenire.
Se dopo 20 giorni la notifica della sospensione della patente viene consegnata, il provvedimento perde efficacia ed è possibile chiedere al Giudice di Pace o al Prefetto di disporre la restituzione della licenza di guida.