Per la gioia degli automobilisti una sentenza della Corte di Cassazione ha annullato alcune sanzioni. In determinate circostanze il bollo e le multe stradali sotto i 1.000 euro non si pagano più. Questo non per via della particolare fase storica attraversata, funestata dal Coronavirus. Difatti, il pronunciamento in oggetto è antecedente allo scoppio dell’emergenza sanitaria. Detto altrimenti, il proprietario della vettura non avrà più l’onere di saldare cartelle esattoriali di modesta entità, inferiori ai mille euro.
Multe: il pronunciamento della Corte di Cassazione
Ormai lungo la nostra intera penisola sono presenti laser e telecamere evolute, in grado di rilevare non solo le violazioni al Codice della Strada. Gli strumenti elettronici di ultima generazione sanno infatti rilevare pure il mancato pagamento della polizza Rc Auto. Addirittura diventa più difficile per la classe dei guidatori circolare con disinvoltura in una rete tanto fitta di sanzioni e controlli.
Nel caso specifico, è stabilito l’annullamento delle cartelle esattoriali di chi non ha saldato le multe stradali e/o il bollo auto. Tra le disposizioni legislative spicca l’art. 4 del DL n. 119 del 2018 che ratifica la rottamazione ter. Per i contribuenti con debiti di natura fiscale non viene meno l’onere del versamento della somma pecuniaria, purché sia al di sotto dei 1.000 euro. Ciò tuttavia ha unicamente validità con riferimento alle cartelle esattoriali e al fermo amministrativo, la cui iscrizione a ruolo si colloca nel decennio dal 2000 al 2010.
Quando l’Agenzia delle Entrate non ha diritto di pretesa
Dunque, l’Agenzia di Entrate – Riscossione non avrà alcun diritto di pretesa sul pagamento delle cartelle di importo inferiore a mille euro risalenti al periodo appena citato. Chi in quel periodo non ha saldato le multe per infrazioni al Codice della Strada e/o pagato il bollo auto avrà dunque la possibilità di beneficiare del condono. Ciò, lo ribadiamo ancora una volta a scanso di qualsiasi equivoco, poiché il singolo importo delle cartelle esattoriali sia inferiore alla soglia dei 1.000 euro.