La lira ci ha accompagnato per anni, fino al 2001, anno in cui è entrato in vigore l’euro. Molti di noi, hanno conservato alcuni pezzi per ricordo, ma è bene che sappiate che oggi quegli esemplari potrebbero avere un valore prezioso per gli amanti di numismatica. Oggi vogliamo mostrarvi una moneta molto particolare: il Buono da 1 lira 1922 – 1935.
Viste le elevate spese da affrontare dopo la Prima Guerra Mondiale, si decise di coniare un Buono da 1 lira in nichelino.
La moneta riporta, nella facciata del dritto, una figura di una donna che rappresenta l’Italia, seduta su un piedistallo e con il volto rivolto verso sinistra. Con la mano sinistra sorregge la Vittoria alata, mentre con la destra stringe un ramoscello di ulivo. Sotto la stessa, è riportato l’anno di conio e in basso a destra, le firme degli autori. Infine, in grande e sullo sfondo, compare la scritta in stampatello maiuscolo “ITALIA”.
Nella facciata del rovescio, troviamo in grande e al centro, il valore della moneta, ossia BVONO Da L.1. Alla sua destra, compare uno stemma sabaudo, mentre nel contorno della moneta, è presente una corona d’alloro.
Valore del Buono da 1 lira
Il Buono da 1 lira è oggi una moneta molto ricercata tra i collezionisti, ma è bene sapere che il suo valore varia a seconda di diversi fattori. C’è da considerare sia lo stato di conservazione, sia l’anno di conio.
Dal 1929 al 1935, furono coniati 50 esemplari dedicati ai soli collezioni e che oggi sono classificati come R3. Anche negli anni 1926 e 1927, vennero coniati esemplari per gli amanti della numismatica (500 e 100 pezzi) e oggi sono classificati come R e R3.
Parliamo di un valore che per una moneta ben conservata, può aggirarsi intorno ai 2.000 euro. Basta sapere che durante un’asta del 2013, un Buono da 1 lira del 1934 classificato come R3, in Fior di Conio, è stato battuto per ben 1.840 euro.