Il mercato della numismatica è sempre “in salute”. Nonostante la congiuntura economica in cui attualmente ci troviamo, c’è sempre qualcuno disposto a stanziare cifre interessanti per portarsi a casa dei veri e propri cimeli. Gente, ovviamente, con buone disponibilità, anzi davvero ottime. Almeno se l’obiettivo è aggiungere alla collezione l’esemplare da 100 lire di cui vi parliamo oggi. Difatti, la quotazione raggiunge cifre davvero stratosferiche, da capogiro.
Le 100 lire a cui ci riferiamo sono state immesse in circolazione nel 1937, durante il periodo della monarchia. Dunque, hanno “appena” 83 anni e le nonne e i nonni di una certa età potrebbero averne ancora qualcuna conservata nei cassetti, senza però avere idea di quanto valore abbiano. È sufficiente, però, effettuare una breve ricerca ed ecco che lo si scopre.
100 lire: segni particolari
L’unità è riconoscibile per via, anzitutto, della sua realizzazione in oro e della testa nuda del re voltato a destra incisa sul dritto. Attorno la scritta in carattere stampatello: “Vittorio Emanuele III Re e Imp.”. Sotto il nome dell’autore G. Romagnoli. Nel rovescio, a sinistra, è presente il Littore. Attorno la scritta “Italia”. Ai lati, nel basso, la data e l’esergo, stemma sabaudo coronato dal valore con il segno della Zecca sulla destra. Il peso è di 5,19 grammi, il diametro è di 20,7 mm e il contorno è rigato.
Coniate in piena epoca fascista, le 100 lire del 1937 valgono oggi più di 30 mila euro. Insomma, un gran bel patrimonio! Difatti, in quanto a indice di rarità è un R3 e, in base alle condizioni, ha una stima differente:
- Fior di Conio 37 mila euro;
- quasi Fior di Conio 31 mila euro;
- Splendide 25 mila euro;
- Buone 15 mila euro.
Il prezzo in listino Lago Maggiore
In occasione dell’Asta New York Sale XVII del 9 gennaio 2008 un FDC del 1937 è stato comprato per 32.835 euro. Nel listino Lago Maggiore è disponibile a 38 mila euro. Quando si racconta della moneta da 100 lire parliamo di una delle vecchie lire italiane più celebri. Ha iniziato a essere immessa in circolazione nel corso della monarchia ed ha proseguito fino all’introduzione dell’euro. Dal 1946 in poi sono state emesse parecchie monete di tale valore. La prima è stata creata dal 1955 al 1989. Nessuno può però competere con quella a cavallo tra i due conflitti bellici: un pezzo di raro pregio.