In un sondaggio sul mercato obbligazionario che ha coinvolto oltre 100 strategist, Reuters ha rilevato che in media essi prevedono un incremento entro 12 mesi di appena 20-30 punti base per i bond sovrani nel mondo. Di particolare interesse è la stima sul Treasury decennale, destinato a salire fra un anno di oltre 25 punti base allo 0,93%, corrispondente circa la metà del tasso d’inflazione immaginato. In buona sostanza, ad avviso di chi controlla il denaro per i principali mercati esisteranno rendimenti reali negativi pure nel medio termine.
Mercato obbligazionario: l’impegno di Federal Reserve
D’altra parte, la stessa Federal Reserve ha assunto l’impegno di non incrementare i tassi USA “almeno fino al 2023”, segnalando al contempo l’obiettivo di perseguire un tasso d’inflazione persino superiore al target, al fine di compensare gli anni in cui l’aumento dei prezzi è risultato inferiore al 2 per cento. Dunque, lo stesso istituto centrale americano indica la decisione di stabilire tassi reali negativi a lungo, trasferendoli inevitabilmente al mercato obbligazionario.
Difatti, tassi e rendimenti reali negativi portano a cercare altre vie d’investimento dei capitali, magari su mercati emergenti; nel mentre il cambio, se finisse per indebolirsi al cospetto delle altre valute, spingerebbe le principali banche centrali a reagire con politiche monetarie altrettanto accomodanti. Questo per non “importare” deflazione dagli Stati Uniti d’America. Tale meccanismo terrebbe su livelli particolarmente bassi i rendimenti reali anche in Europa e in Giappone, negativi lungo gran parte delle curve.
Ne gioverebbe il comparto finanziario
Laddove le stime di Reuters trovassero conferma, investire sui bond da qui a qualche anno perderebbe senso. Lo scenario favorirebbe il comparto finanziario, purché le valutazioni dei titoli in borsa non venissero già giudicate elevate e a rischio di crolli; soprattutto se la recessione planetaria rimanesse debole anche per i prossimi trimestri. Addirittura il trentennale del Paese simbolo di solidità finanziaria, vale a dire la Germania, sta sottozero. Pertanto, sarebbe impossibile ottenere un rendimento positivo, per quanto minimo.