Chi ama la filatelia ha di certo già sentito parlare di questo esemplare, oggi tra i più rari e ricercati: il francobollo da 80 centesimi del Ducato di Parma.
Nel 1859, con più precisione verso la fine del mese di aprile, il Regno di Sardegna e l’impero d’Austria entrarono in guerra. Grazie all’alleanza con Napoleone III, le armate franco-sarde riuscirono a sconfiggere i nemici e a liberare la Lombardia. In seguito, si verificarono insurrezioni che costrinsero i sovrani ad abbandonare i loro troni.
Proprio a Parma, Luisa Maria di Borbone fuggì e venne sostituita da un sovrano scelto dal governo di Vittorio Emanuele. Quest’ultimo decise di sostituire i francobolli di Parma con quelli sardi. Napoleone III non fu però d’accordo e impedì l’utilizzo di tali francobolli. Si decise così di emettere una nuova serie di francobolli nota come Governo Provvisorio.
Tra questi, il più raro è proprio quello da 80 centesimi. I pezzi si presentavano con un disegno molto elementare e con scritte semplici, come si può ben vedere dalle immagini. L’esemplare in questione venne stampato in soli 2.400 pezzi e ne furono venduti meno di 80. Ad oggi è uno dei francobolli più rari e ricercati e il suo valore è maggiore se il francobollo è usato.
Quanto vale il francobollo da 80 centesimi del Ducato di Parma?
Si conoscono soltanto 5 pezzi in circolazione sciolti e un solo pezzo su lettera. Quest’ultimo è affiancato da un altro da 20 Centesimi e affranca una lettera che partì da Parma nel 1859 e raggiunse la Francia.
I più noti siti di filatelia attestano che oggi questa lettera sia ancora conservata in buono stato nell’Archivio Bolaffi. In precedenza, è appartenuta a grandi filatelisti e, fortunatamente, nessuno di loro ha deciso di staccare il francobollo.
Oggi un esemplare di francobollo da 80 centesimi del Ducato di Parma, da solo, può arrivare a valere fino a 5.000 euro. La serie completa, invece, soprattutto se usata, può superare i 21.000 euro.