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Valore 500 Lire Luca Pacioli

Hai una moneta da 500 lire Luca Pacioli? Ecco qual è il suo valore

Tutti noi abbiamo ancora in casa delle vecchie monete da 500 lire. Sono rimaste nei nostri salvadanai dopo il cambio con l’euro o ce le hanno regalate i nostri nonni o genitori per ricordo. Oggi andiamo a vedere la moneta da 500 Lire Luca Pacioli.

La moneta da 500 Lire Luca Pacioli è stata coniata nel 1994. In molti sostengono che lo Stato Italiano abbia voluto commemorare i cinquecento anni dalla nascita del noto matematico e religioso italiano. In realtà non è preciso, poiché Pacioli è nato nel 1447 e sulla moneta sono riportate le date 1494 e 1994.

Il 1994 è la data in cui colui che ad oggi è considerato il fondatore della ragioneria, pubblicò il suo importante libro: Summa de Arithmetica, Geometria, Proportioni et Proportionalita. Libro che ha appunto aumentò la sua fama in tutto il mondo.

Come tutte le altre monete da 500 lire bimetalliche, anche la moneta da 500 lire Luca Pacioli, è composta in Acmonital e Bronzital. Ha un diametro di 25,8 millimetri, pesa 6,8 grammi e presenta un contorno con una godronatura discontinua.

Il dritto è comune a tutte le altre monete da 500 lire: la testa alata della Repubblica Italiana di profilo e rivolta verso sinistra, contornata dalla scritta in stampatello “REPVBBLICA ITALIANA”.

Valore 500 Lire Luca Pacioli

Per quanto riguarda il rovescio, troviamo al centro il busto di Luca Pacioli e, sullo sfondo, degli elementi dell’architettura di San Sepolcro. Nella parte argentata, in alto e ad arco, troviamo la scritta in stampatello “LUCA PACIOLI”, ai due lati le date dei 500 anni dalla pubblicazione del suo libro (1494 -1994) e, in basso, il valore nominale della moneta, ossia L.500.

Valore della moneta da 500 Lire Luca Pacioli

La moneta da 500 Lire Luca Pacioli fu coniata soltanto nel 1994 con una tiratura di ben 50.000.000 di esemplari. Quindi, ad oggi, è considerata una moneta molto comune e il suo valore sui vari siti di numismatica, varia a seconda del suo stato di conservazione.

Per una moneta in Fior di Conio, cioè mai circolata e senza il minimo segno di usura, un collezionista potrebbe arrivare a pagare un massimo di 5 euro.

Se avete una di queste monete, ma il suo stato di conservazione non è buono, il suo valore è di pochi centesimi.