Come sappiamo ci sono moltissime monete appartenenti a edizioni particolari che hanno acquisito, nel corso degli anni, un valore considerevole. Oggi, invece, vigliamo parlarvi di due monete su cui è stato fatto un errore di conio: i centesimi di Lira 4 mani.
Queste monete sono state coniate sotto il regno del Re Vittorio Emanuele III nel periodo che va dal 1908 al 1918. Nello specifico parliamo delle monete da 1 e 2 centesimi di Lira.
Entrambe sono composte in rame, ma hanno dimensioni diverse. Quella da 1 centesimo ha un diametro di 15 millimetri ed un peso di 1 grammo, mentre quella da 2 centesimi ha un diametro di 20 millimetri ed un peso di 2 grammi. Entrambe presentano un contorno liscio.
Le raffigurazioni sulle facciate di entrambe le monete sono identiche. Sul dritto compare il volto del Re Vittorio Emanuele III di profilo e rivolto verso sinistra, contornato dalla scritta in stampatello “Vittorio Emanuele III Re D’Italia”.
Per quanto riguarda il rovescio, troviamo su di esso una raffigurazione allegorica dell’Italia personificata sulla prora di una nave e con un ramoscello di ulivo nella mano destra. In alto a sinistra c’è il valore nominale (Cent. 1 e Cent. 2), mentre in alto a destra c’è l’anno di conio.
L’errore di conio e il valore delle monete
Come anticipato, su queste monete sono stati commessi degli errori di conio nel 1915. A causa di una doppia battitura, alcuni esemplari presentano l’Italia con 4 mani invece che con due.
Questi pezzi sono, ad oggi, molto ricercati tra i collezionisti.
Un esemplare da 2 centesimi che presenta questo errore, può essere venduto ad una cifra che si aggira sui 1.600 euro, se conservato in Fior di Conio. Se in uno stato non perfetto ma comunque buono, si potrebbe guadagnare fino a 500 euro.
Per quanto riguarda la moneta da 1 centesimo con l’errore di conio, parliamo di un possibile guadagno di circa 700 euro.